Nel settore manifatturiero è necessaria la realizzazione di strumenti produttivi dedicati alla realizzazione di parti meccaniche o all’esecuzione di fasi di processo. Esempi immediati sono gli stampi per iniezione plastica, gli stampi per formatura del metallo o per soffiatura del vetro. Altri esempi sono le dime per piegatura, i cliché di stampa e le macchine di assemblaggio/test costruite ad hoc. Tutti questi cespiti sono necessari per l’attività produttiva, contengono proprietà intellettuale dell’azienda e le loro prestazioni dipendono dalle condizioni di funzionamento.
Per questo motivo, tali cespiti devono essere tracciati per ragioni inventariali e devono essere mantenuti in pieno stato operativo per massimizzare il ritorno dell’investimento.
Fornitura in comodato d’uso a terzisti
Talvolta questi strumenti vengono ceduti in comodato d’uso a terzisti che si occupano della produzione. Il bene rimane di proprietà dell’azienda, ma l’uso è affidato ad un terzo soggetto.
Il fornitore si impegna a stampare per conto esclusivo del committente rispettando i vincoli di corretto utilizzo dello stampo, il piano produttivo, l’esecuzione della regolare manutenzione.
Mancanze attuali nel monitoraggio
Gli strumenti produttivi collocati presso un terzista sono tipicamente difficili da monitorare, tipicamente per limiti di comunicazione e di integrazione dei dati tra i sistemi del fornitore e del committente.
Attualmente alcuni dei parametri di funzionamento possono essere monitorati tramite ispezioni in loco, come tipicamente viene fatto in nell’industria automotive. Questo però fornisce solo un’informazione sull’inventario e sullo stato ma non sul corretto utilizzo del cespite.
Il progetto MATIX: un dispositivo IoT a bordo dello stampo che lo rende intelligente
Il progetto MATIX consiste nella realizzazione di un sistema hardware e software. L’hardware consiste in una black box di monitoraggio montata a bordo dello stampo, in grado di trasmettere periodicamente in totale autonomia i dati di funzionamento.
Lo strumento produttivo diventa intelligente quando è in grado di trasmettere informazioni in maniera autonoma sul suo funzionamento ed utilizzo, visibili sia all’utilizzatore sia al proprietario dell’asset, nel caso questi due soggetti siano differenti.
È importante notare che non si tratta di connettere il macchinario che utilizza lo strumento (per. es. la macchina di stampa ad iniezione), ma è l’asset stesso che possiede un sistema di rilevazione del dato.
Lo strumento produttivo è invece di proprietà e di dominio del proprietario (il committente) che può installare il sistema di monitoraggio durante la sua realizzazione o comunque prima di spedirlo.
I vantaggi
È evidente come un sistema di monitoraggio autonomo e riconosciuto da entrambi i soggetti porti molti vantaggi, tra cui:
- l’aumento della trasparenza nel rapporto fornitore-committente
- la riduzione dei costi relativi al censimento e al monitoraggio manuale delle performance degli stampi
- la verifica delle condizioni di utilizzo dello stampo, fondamentali al mantenimento della garanzia del produttore
- l’automatizzazione e il controllo delle attività di manutenzione preventiva, con certezza dell’esecuzione
- la riduzione dei costi di esercizio e di manutenzione
- l’acquisizione di dati di funzionamento utili all’aumento del know-how aziendale
Considerazioni e direzioni
Tenendo conto del costo tipicamente elevato dello strumento, e del danno potenziale nel caso di utilizzo errato/danneggiamento dello stesso, un’attività di ispezione presso il fornitore è spesso a valore positivo.
Aziende che utilizzano metodi costosi, come l’utilizzo di ispettori, possono senza dubbio risparmiare risorse preziose tramite l’impiego di Smart Tools.
L’aumento di trasparenza nel rapporto, con vantaggi evidenti anche per il fornitore, giustificano la condivisione dei dati e l’installazione di un sistema di monitoraggio. Il prezzo medio della fornitura potrebbe essere rivisto in base alle prestazioni, con una logica di riduzione del rischio reciproco.
Il valore dell’informazione in anticipo d’altro canto (per esempio il mancato rispetto di una scadenza notificato in anticipo direttamente dai conteggi misurati dallo stampo) è potenzialmente enorme quando la fornitura deve inserirsi in un processo produttivo complesso e strutturato.
Infine, anche l’impatto ambientale andrebbe considerato: una soluzione è tanto più sostenibile quanto più che evita trasferte di personale, annotazione di dati su carta e sprechi di materiale dovuti a scarsa manutenzione.
Scopri la presentazione di Marco Barbetta, dal titolo “Telemonitoraggio di stampi industriali”, il giorno 29 maggio alle 16.30 a SPS nell’area Talk dello stand di CNI-Fedinger.
Padiglione 8, stand F008