Uno dei nuovi concetti introdotti da Transizione 5.0 è quello di scenario controfattuale. Una definizione sconosciuta alla maggior parte delle persone e che, nell’interpretazione del Ministero, si discosta dal significato originale del termine. Per tale ragione è necessario leggere con estrema attenzione quanto scritto nella Circolare operativa 16 agosto 2024 , n. 25877 – Transizione 5.0, con le linee guida per l’attuazione del Piano Transizione 5.0. .
In particolare il paragrafo 2.2 ha proprio il titolo “Focus sul concetto di scenario controfattuale” e riporta alcuni esempi pratici.
Quando fare riferimento allo “scenario controfattuale”
Il DM “Transizione 5.0” prevede che lo “scenario controfattuale” sia rappresentato dalla “struttura produttiva o processo interessato di imprese dello stesso settore di attività economica e di analoga dimensione dell’impresa di nuova costituzione dotati, in luogo dei beni oggetto del progetto di innovazione, di beni che costituiscono le alternative disponibili sul mercato”.
Esempio di “scenario controfattuale” nel caso di intervento su un nuovo processo interessato
Qualora il progetto di innovazione riguardi l’acquisto di un bene facente parte di un nuovo processo interessato, il risparmio energetico dovrà essere calcolato rispetto a uno scenario controfattuale dato dal medesimo processo ovvero dalla struttura produttiva dove, in luogo del bene agevolato, sia considerato un componente che rappresenti l’alternativa di mercato. A tal fine, come indicato nell’art. 9 comma 5 del DM “Transizione 5.0”, è necessario:
• individuare, per ciascun bene agevolato, almeno tre alternative di beni analoghi disponibili sul mercato, riferito agli Stati membri dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo, nei cinque anni precedenti alla data di avvio del progetto di innovazione;
• determinare la media dei consumi energetici medi annui dei beni alternativi, individuati per ciascun bene agevolato, ottenendo il consumo energetico del componente nello scenario controfattuale;
• determinare il consumo energetico della struttura produttiva ovvero del processo interessato dall’investimento come somma dei consumi energetici di tutti i componenti che costituiscono lo scenario controfattuale.
Scenario controfattuale, sostituzione di un componente
Ad esempio, si supponga di installare un nuovo processo produttivo composto dai “Componente 1”, “Componente 2” e “Componente 3”, e si supponga che il “Componente 2” sia il bene di cui si intende richiedere l’agevolazione
In tal caso, dovendo calcolare il risparmio rispetto al processo interessato costituito dall’insieme dei tre componenti, lo scenario controfattuale sarà rappresentato dal processo indicato in figura.
Pertanto, il consumo da attribuire allo scenario controfattuale sarà dato dalla somma dei seguenti consumi stimati:
• Consumo del “Componente 1”;
• Consumo del “Componente 2 alternativo di mercato”;
• Consumo del “Componente 3”.
Ai fini della stima del consumo del “Componente 2 alternativo di mercato”, dovrà essere considerata la media dei consumi medi annui dei componenti alternativi individuati.
Riguardo alla stima dei consumi, si faccia riferimento ai concetti riportati nel Modello di certificazione ex ante.
Esempio di scenario controfattuale nel caso di intervento in una nuova struttura produttiva
Qualora il progetto di innovazione riguardi l’acquisto di un bene facente parte di una nuova struttura produttiva, il risparmio energetico dovrà essere calcolato rispetto a uno scenario controfattuale dato dalla medesima struttura produttiva ovvero dal processo interessato dove, in luogo del bene agevolato, sia considerato un componente che rappresenti l’alternativa di mercato. Ai fini dell’individuazione di tale alternativa restano valide le stesse considerazioni di cui al paragrafo precedente. Ad esempio, si supponga di realizzare una nuova Struttura Produttiva e di voler richiedere l’agevolazione di cui alla presente misura “Transizione 5.0” per i beni “Componente 2a”, “Componente 3c” e “Componente 4c” appartenenti a due processi produttivi distinti
In tal caso, dovendo calcolare il risparmio rispetto alla struttura produttiva individuata con il sito nel suo complesso, lo scenario controfattuale sarà rappresentato dalla struttura produttiva indicata nella Figura seguente.
Pertanto, il consumo da attribuire alla struttura produttiva rappresentante lo scenario controfattuale sarà dato dalla somma dei seguenti consumi stimati:
• Consumo dell’intera struttura produttiva esclusi i consumi dei beni “Componente 2a”, “Componente 3c” e “Componente 4c”;
• Consumo del “Componente 2a alternativo di mercato”;
• Consumo del “Componente 3c alternativo di mercato”;
• Consumo del “Componente 4c alternativo di mercato”.
Ai fini della stima dei consumi dei componenti alternativi di mercato, dovrà essere considerata la media dei consumi medi annui dei componenti alternativi individuati secondo quanto descritto al paragrafo precedente.
Esempi numerici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici
Si riportano di seguito alcuni esempi numerici relativi al calcolo della riduzione dei consumi energetici. Si tratta di esempi non esaustivi che hanno il solo scopo di illustrare alcune metodologie che è possibile adottare per l’individuazione dei risparmi conseguibili con il progetto di innovazione in relazione al processo interessato dall’investimento o alla struttura produttiva.
Risparmio energetico conseguibile in relazione al processo interessato
Qualora il progetto di innovazione riguardi l’acquisto di un unico bene materiale facente parte di un processo produttivo, e si decida di calcolare il risparmio energetico conseguibile in relazione al processo interessato si può procedere nel seguente modo.
Si supponga di voler effettuare un progetto di innovazione in una struttura produttiva costituita da due processi produttivi, suddivisi in due linee in parallelo ciascuna delle quali composta da quattro componenti in serie (nastro, forno, pressa e robot). Nel caso in esame si farà riferimento al solo vettore elettrico in quanto si considera che l’intera linea sia alimentata solamente con energia elettrica. Con riferimento al Processo Produttivo 1:
• si consideri di sostituire, nella linea B, la “Pressa B”;
• si supponga che l’intervento comporti anche una variazione dei consumi del “Forno B”;
• si decida di calcolare i risparmi conseguibili relativamente al processo interessato rappresentato nella Figura seguente:
Si supponga che, nel caso in esame, l’impresa beneficiaria sia costituita da più di 12 mesi ma che non disponga di dati misurati sui consumi energetici dell’esercizio precedente la data di avvio della realizzazione del progetto. In questo caso, le prestazioni energetiche ex ante devono essere determinate tramite una stima operata attraverso l’analisi dei carichi energetici basata su dati tracciabili. Pertanto, il processo interessato ipotizzato è caratterizzato dai seguenti consumi energetici, influenzati dai rispettivi tempi di ciclo dei componenti, e determinati sulla base dei dati desunti dalle schede tecniche:
Ipotizzando che la pressa abbia un tempo di ciclo di 120 s e che per ogni ciclo si ottengano 5 kg di prodotto finito, è possibile individuare come indicatore di prestazione energetica il rapporto tra i consumi energetici del processo interessato (tep) e il quantitativo di prodotto finito (kg).
dove:
• Consumo è il valore del vettore energetico impiegato e riferito alla variabile operativa considerata;
• n è il numero di vettori energetici utilizzati nella struttura produttiva e/o dal processo interessato anche qualora prodotti da fonti rinnovabili;
• ftep,i = fattore di conversione in tonnellate equivalenti di petrolio del vettore energetico i-esimo
Pertanto, nel caso in esame, essendo presente il solo vettore elettrico, si ottiene il seguente:
Si supponga che la pressa installata nella situazione ex post abbia una potenza maggiore rispetto a quella sostituita ma permetta di eseguire la medesima lavorazione con un tempo di ciclo di 90 s. Si supponga, inoltre, che il Forno B sia in grado di compiere la medesima lavorazione della situazione ex ante in tempi più brevi, essendo vincolato solo dal tempo di ciclo della pressa.
Di conseguenza, l’installazione della nuova pressa avrà un impatto positivo, in termini di riduzione dei consumi energetici, anche sul Forno B.
Nella situazione ex post ipotizzata, il processo interessato è caratterizzato dai consumi energetici riportati in Tabella (influenzati dai rispettivi tempi di ciclo dei componenti)
Considerando i dati della Tabella e ipotizzando che per ogni ciclo non vi sia una variazione quantitativa di prodotto finito rispetto alla situazione ex ante, l’indicatore di prestazione energetica nella situazione ex post è pari a:
Ipotizzando un funzionamento per 6.000 ore all’anno, si possono considerare i dati di produzione riportati in Tabella:
Pertanto, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sulla base degli indicatori di prestazione energetica determinati precedentemente, è possibile effettuare una normalizzazione dei risparmi energetici sulla base della producibilità annua nella situazione ex post. Di conseguenza, una possibile formulazione di algoritmo per il calcolo dei risparmi è la seguente:
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