“Probabilmente è il decreto attuativo scritto peggio in tutta la storia della Repubblica Italiana”. Nicola Plasmati, ingegnere e amministratore del gruppo Facebook ingegneri sezione B, non ha gradito i contenuti del Decreto attuativo di Transizione 5.0 che, oltre a definire le modalità di accesso ed i limiti del nuovo piano di incentivi, ha identificato anche le figure abilitate a rilasciare le perizie di conformità previste dalla Legge. In particolare Plasmati evidenzia che “da Transizione 5.0 sono stati esclusi come tecnici abilitati tutti i periti industriali, mentre sono stati inclusi al loro posto i periti agrari laureati. . E’ il mondo al contrario. Come è possibile escludere da Industria 5.0 proprio i periti industriali?”
Lo sfogo di Plasmati va ancora oltre: “Sono stati esclusi tutti gli ingegneri elettronici di primo livello e tutti gli ingegneri gestionali e biomedici di primo e secondo livello. non c’è logicità in questo. Di contro sono stati inclusi tutti gli ingegneri iscritti alla sezione A, ma poi nell’elenco delle lauree abilitate viene specificata in maniera contraddittoria la laurea triennale L7 (ingegneria civile ed ambientale) e la laurea triennale L9 (ingegneria industriale) che confluiscono invece nella sezione B. Quindi i laureati triennali in ingegneria L7 e L9 possono o non possono fare le attestazioni 5.0?”
Laconica la conclusione di Plasmati: “Insomma un vero pasticcio, decreto scritto malissimo. Non si capisce poi quali siano le competenze degli agronomi in ambito di elettronica ed energetica avanzata, visto che hanno studiato botanica, floricoltura e il tipo di serre per far crescere i pomodori”.