Ottime notizie dalla Commissione europea che, il 24 novembre, ha ufficialmente approvato il nuovo piano di ripresa e resilienza – PNRR presentato dall’Italia lo scorso agosto. Il Piano, che include il nuovo capitolo RePowerEU, vale di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni). Accanto al valore economico, spicca il fatto che, rispetto alle 66 riforme originali, sono state aggiunti sette ulteriori capitoli di spesa, uno dei quali riferito in modo specifico alla Transizione 5.0.
Credito d’imposta per Transizione 5.0
Nel documento sottoscritto dalla Commissione Europea viene specificato, in modo chiaro, che “Transizione 5.0 sosterrà la transizione energetica dei processi produttivi verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico, sostenibile e basato su fonti rinnovabili attraverso un regime di credito d’imposta“.
Si evidenzia inoltre il valore di un “Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro di materie prime critiche”, con il sostegno a “progetti di ricerca volti a facilitare il recupero e il riciclo delle materie prime critiche, in particolare dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, comprese le pale delle turbine eoliche e i pannelli fotovoltaici”. A questo si aggiunge l’investimento in “Progetti pilota sulle competenze “Crescere Green”, consiste in un intervento formativo pilota per lo sviluppo delle competenze, con un focus settoriale a seconda delle competenze più richieste dalla transizione verde nel mercato del lavoro”.
Transizione 5.0, spiega la Commissione Europea, deve essere “a sostegno della transizione energetica dei processi produttivi verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico, sostenibile e basato su fonti rinnovabili attraverso un regime di credito d’imposta“. Il tutto completato dal “sostegno alle PMI per l’autoproduzione da fonti energetiche rinnovabili, che dovrebbe contribuire all’obiettivo di cui all’articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241, ovvero incentivare la riduzione della domanda di energia”.
Il Governo ha adesso 4 settimane per recepire il documento della Commissione Europea, proprio il tempo necessario per varare la Finanziaria 2024.
Scarica il documento completo della Commissione Europea COM_2023_765_1_EN_ACT_part1_v5 (1)