Entro il 2025, i robot potranno gestire il 52% dei compiti attualmente in mano ai lavoratori. É questo il dato, impressionante, diffuso da uno studio del WEF – World Economic Forum. Il dato, che risulta essere doppio rispetto alle stime attuali, è frutto di un'indagine che ha coinvolto i manager di 300 compagnie attive in tutto il mondo.
Un dato apparentemente preoccupante, anche se gli stessi esperti sostengono che, attraverso un'adeguata formazione, si potranno creare più posti di lavoro rispetto a quelli che saranno affidati a software, robot e sistemi basati sull'intelligenza artificiale. Secondo lo studio, infatti, potrebbero essere creati “133 milioni di nuovi ruoli", a fronte dei 75 milioni cancellati dai sistemi automatizzati.
Dove vincono i robot
Lo studio “The Future of Jobs 2018”, elaborato dal Wef, ritiene che i robot sostituiranno, in breve tempo, gli umani nei settori della contabilità, della gestione clienti, industriale, postale e di segreteria. Di contro si prevede una crescita nelle attività in cui rimangono preponderanti le abilità umane. Favoriti, quindi, i ruoli nell'ambito di vendite, marketing e servizio clienti.
In questo scenario, quindi, rimane fondamentale la riqualificazione dei lavoratori, chiamati a potenziare le proprie capacità nell'ambito “della creatività, del pensiero critico e della persuasione".