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    Ricerca & Sviluppo, operativi gli accordi per l’innovazione

    By Massimiliano Cassinelli18/03/2022Updated:18/03/20226 Mins Read
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    Con il decreto del 18 marzo sono operativi gli accordi per l’innovazione. Le domande per finanziare R&S potranno essere presentate dall’11 maggio

    Diventano operativi i nuovi Accordi per l’innovazione del Ministero dello sviluppo economico che puntano a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo industriale attraverso contributi e finanziamenti agevolati.

    E’ stato infatti pubblicato il decreto che disciplina la procedura di presentazione delle domande per le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti d’importo superiore a 5 milioni di euro per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi.

    Gli Accordi per l’innovazione sono un importate strumento operativo per rafforzare la competitività e il tessuto produttivo del Paese che il ministro Giancarlo Giorgetti ha profondamente riformato, semplificando e velocizzando l’erogazione dei contributi, ma anche dotato di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

    La procedura di presentazione delle domande prevede per le imprese una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione, a partire dal 19 aprile 2022, sul sito dedicato dal Mise al Fondo per la Crescita Sostenibile, mentre l’apertura formale dello sportello per richiedere gli incentivi è in programma dalle ore 10 dell’11 maggio 2022.

    “Dopo aver impostato il lavoro nei mesi scorsi – dichiara Giorgetti – è arrivato il momento di mobilitare i fondi assegnati dal PNRR verso le imprese che, nonostante la difficile situazione internazionale causata dal conflitto in Ucraina, puntano a investire su progetti strategici al fine di promuovere la capacità d’innovazione, la realizzazione di nuovi prodotti e servizi, nonché la formazione e lo sviluppo delle competenze professionali. Non è il momento di fermarsi – prosegue il ministro – ma di accelerare gli investimenti nel nostro sistema produttivo che riveste un ruolo centrale nella crescita del Pil nel nostro Paese”.

     

    A chi si rivolgono gli accordi per l’innovazione

    Possono beneficiare degli accordi per l’innovazione le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

    Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

     

    Cosa finanzia

    Possono rientrare negli accordi per l’innovazione, i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

    • Tecnologie di fabbricazione
    • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
    • Tecnologie abilitanti emergenti
    • Materiali avanzati
    • Intelligenza artificiale e robotica
    • Industrie circolari
    • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
    • Malattie rare e non trasmissibili
    • Impianti industriali nella transizione energetica
    • Competitività industriale nel settore dei trasporti
    • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
    • Mobilità intelligente
    • Stoccaggio dell’energia
    • Sistemi alimentari
    • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
    • Sistemi circolari

    I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

     

    Agevolazioni concedibili

    Le agevolazioni previste dagli accordi per l’innovazione sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

    • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
    • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

    Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

    Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

     

    Come funziona

    Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

    Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

    Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

    • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
    • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
    • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
    • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
    • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

    Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

    Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

     

    Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione

    Con decreto direttoriale 18 marzo 2022 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.

    Dalle ore 10.00 del giorno 11 maggio 2022 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro.

    La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 19 aprile 2022.

    • Decreto 18 marzo 2022 e allegati

     

     

     

     

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    Massimiliano Cassinelli

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