Secondo The European House-Ambrosetti, in Italia 425mila km di infrastrutture della rete idrica sono ormai obsoleti. Contemporaneamente il nostro Paese è stato condannato dall’Unione europea a pagare 25 milioni di euro, cui se ne aggiungono altri 30 ogni semestre di ritardo nella messa a norma degli impianti di depurazione. E anche le aziende private, in molti casi, non affrontano correttamente la depurazione dei propri reflui.
Gli interventi di messa a norma, del resto, richiedono tempi lunghi e, soprattutto, ingenti investimenti che non sempre i gestori degli impianti sono in grado di affrontare. Eppure, in molti casi, il problema degni investimenti può essere superato accedendo al Piano Transizione 4.0 (ex Piano Industria 4.0) e al Bonus Sud per realizzare impianti innovativi (pubblici e privati), sfruttando le più moderne tecnologie proposte sul mercato.
Depurare con le agevolazioni
Per questa ragione, il prossimo 25 marzo alle 11.00, BitMAT propone un webinar di approfondimento dal titolo “Trattamento e movimentazione delle acque. Industria 4.0 è un’opportunità?”
Un’intensa ora di confronto, in cui tre esperti di settore forniranno un aggiornamento sulle agevolazioni fiscali disponibili e sulle relative modalità di accesso, presentando anche le più recenti tecnologie in grado di imprimere un’accelerazione ai processi depurativi, con un’attenzione specifica ai costi da affrontare.
La nuova Legge Finanziaria, infatti, ha innalzato al 50% il credito d’imposta per gli impianti 4.0, accorciando a soli tre anni il tempo per poter recuperare l’intero vantaggio fiscale.
“Se a questo aggiungiamo i vantaggi delle tecnologie ‘smart’ e delle innovazioni digitali – spiega Guido Di Virgilio, responsabile telecontrollo di Xylem Water Solutions – ben si comprende come il 2021 sia l’anno ideale per investire nell’innovazione degli impianti di trattamento e movimentazione delle acque”.
“Anche perché – gli fa eco Massimiliano Cassinelli, direttore scientifico di BitMAT ed esperto del Piano Industria 4.0 – oltre agli impianti fisici, la normativa in vigore permette di accedere ad un Credito d’Imposta del 20% anche per una serie di beni immateriali, ovvero i software di gestione e controllo”.
Un vantaggio da sfruttare con attenzione
Ma quanto è difficile complesso accedere a queste agevolazioni? A rispondere è Luigi Lavecchia, dottore commercialista specializzato in Finanza agevolata: “Politicamente le agevolazioni vengono presentate come facili ed immediate. In realtà, per prevenire il rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, è sempre necessario valutare con attenzione le opportunità, ma anche le singole particolarità di ogni impianto, affidandosi ad aziende e professionisti specializzati in questo settore. Solo gli interlocutori più preparati, infatti, sono in grado di fornire le soluzioni tecniche e fiscali adatte ad ogni specifica applicazione”.
Per queste ragioni, il webinar si articolerà sui seguenti temi:
- Piano Transizione 4.0 (ex Piano Industria 4.0): quali sono le agevolazioni fiscali e come accedere
- Bonus Sud: quando i vantaggi sono cumulabili con il Piano Transizione 4.0
- Quali impianti di trattamento dell’acqua possono accedere ai vantaggi fiscali
- Quali sono le nuove frontiere dei prodotti “smart” e Digital Solutions per i sistemi di pompaggio e trattamento
- Come la manutenzione e la telemanutenzione rientrano nel Piano Transizione 4.0
Industria 4.0 è cumulabile con altre agevolazioni?
Il Piano Industria 4.0 contiene, oltre alle agevolazioni fiscali precedentemente elencate, un’ulteriore peculiarità: non rappresenta un aiuto di stato e, quindi, può essere sommata ad altre agevolazioni. In particolare si discute molto sulla cumulabilità con il cosiddetto Bonus Sud, indirizzato alle aziende del Centro e Sud Italia.
Un dubbio che, come spiega Lavecchia, è stato sciolto dalla risposta n.360 dell’Agenzia delle Entrate: il comma 192 – si legge nel documento– sancisce che il credito d’imposta 4.0 è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
L’Agenzia delle Entrate ha quindi confermato la cumulabilità dei due benefici per le aziende con sede Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Nella risposta n.360, l’Agenzia delle Entrate ha quindi specificato che il credito d’imposta è cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio.
Il “comma 192 – si legge nel risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate – prevede testualmente che il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto “.
La partecipazione al webinar “Trattamento e movimentazione delle acque. Industria 4.0 è un’opportunità” è gratuita, previa iscrizione a questo link.
Gli spettatori potranno inviare le domande ai nostri esperti durante la diretta o anticiparle all’indirizzo agevolazioni4.0@bitmat.it