L’epoca che stiamo vivendo è quella della quarta rivoluzione industriale, alla base del cosiddetto processo Industria 4.0, che vede la piena automazione e interconnessione della produzione industriale fondata sull’uso delle tecnologie digitali. È proprio il digitale ad aver aperto le porte a questo nuovo profondo cambiamento, ormai sempre più diffuso in tutti i settori economici ma che deve molto ad alcuni comparti particolari, come quello dei videogame.
I pilastri dell’Industria 4.0
Il concetto di Industria 4.0 è molto più articolato di quanto si possa pensare: i temi dell’automazione e della connettività, infatti, sono legati a diverse tipologie di soluzioni informatiche e digitali, che oggi permettono di ottimizzare le attività aziendali e di migliorare la competitività sui vari mercati. Nello specifico, l’Industria 4.0 si fonda su quattro pilastri, ossia dati, analytics, interazioni tra uomo e macchina e passaggio dal digitale al reale: il primo riguarda la parte relativa alla raccolta di big data e open data e al cloud computing per la loro archiviazione; subito dopo si passa alla fase di analisi dei dati raccolti, con l’ingresso in campo della “machine learning”; in terzo luogo, troviamo le interfacce che permettono all’uomo di comunicare con le macchine; infine, vi sono tutte le soluzioni che consentono di applicare il digitale al mondo reale, per esempio attraverso robotica e stampa 3D, solo per citare due delle nuove tecnologie in uso.
Senza voler entrare troppo nel dettaglio dei singoli ambiti di intervento, possiamo dunque renderci conto di quanto l’idea stessa di Industria 4.0 sia collegata a numerosi fattori e come le sue applicazioni siano dirompenti per tutti i comparti, dalla manifattura ai servizi, che grazie alle nuove tecnologie possono aumentare l’efficienza di ogni operazione e ottimizzare tutti i fattori interni ed esterni. È chiaro, però, che questo cambiamento richiede sempre più competenze specifiche, da far maturare sia in ambito universitario che all’interno delle imprese stesse con percorsi di formazione e aggiornamento, un punto questo su cui l’Italia si trova purtroppo ancora in ritardo.
Videogiochi e Industria 4.0: quali legami
Sebbene possa sembrare strano, molte novità protagoniste del paradigma Industria 4.0 devono tanto al settore dei videogame, che in molti casi si è rivelato precursore nell’applicazione di innovazioni divenute con gli anni centrali in molti altri settori economici. Spesso, infatti, è stata proprio l’industria videoludica ad aver sperimentato soluzioni avanzate dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro così come nell’approccio al mercato esterno, con tecnologie in grado di migliorare l’esperienza complessiva degli utenti sotto diversi punti di vista.
Un ambito molto importante è per esempio quello della cybersecurity, ossia la sicurezza cibernetica, tema particolarmente scottante se si pensa alle numerose problematiche insorte in fatto di privacy personale e di protezione dei pagamenti. Su questo punto molto attive sono state le società di iGaming, ossia quelle che si occupano di giochi con puntate in denaro come roulette e altri passatempi presenti nelle sale digitali, che proprio in virtù del fatto di mettere a disposizione svaghi che richiedono transazioni in denaro hanno investito fortemente sui protocolli di sicurezza adottati su piattaforme web e app mobili. Il duro lavoro svolto in questo senso ha pienamente ripagato gli operatori del settore, che oggi possono contare su numeri sempre più alti in fatto di utenti e fatturati, ma è stato anche alla base dello sviluppo di applicazioni da utilizzare in altri comparti, come quello finanziario o dell’e-commerce.
Stesso discorso per la realtà virtuale e aumentata, sempre più presente nel turismo e nel campo dell’istruzione e della cultura, ma che proprio grazie ai videogiochi è riuscita a uscire dalla propria nicchia e a raggiungere il grande pubblico. Se in passato questi strumenti erano destinati ad applicazioni molto specifiche, come nel caso della ricerca medica, oggi tutti possono usufruirne indossando un normale visore VR e sfruttando le soluzioni messe a disposizione dai vari operatori: ancora una volta casino online e altre società di iGaming sono stati in prima linea, introducendo la possibilità di accedere a sale gioco 3D con la realtà virtuale così da vivere un’esperienza più immersiva e coinvolgente, ma non mancano altre proposte come quelle dei giochi MOBA e di sport, nei quali l’uso di VR e AR sono ormai all’ordine del giorno.
Un ultimo sguardo va poi dato alle tecnologie cloud, uno dei capisaldi dell’Industria 4.0 ma anche di diverse soluzioni di gioco online: il cloud computing è infatti alla base della creazione di vasti archivi videoludici presenti su server raggiungibili tramite internet dai PC client, un’opzione questa che ha favorito l’ascesa di molte piattaforme come PlayStation Now e GeForce Now, paragonabili a console virtuali alle quali accedere liberamente con un device connesso alla rete. Anche in questo caso, il lavoro svolto da software house e società di gaming può essere considerato il punto d’inizio di un percorso che è arrivato a coinvolgere realtà di ogni genere, incluse piccole e medie imprese che stanno comprendendo sempre più l’importanza di questo servizio.