Parte bene ottobre 2025. Soprattutto per le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) e per i lavoratori autonomi. La prospettiva interessante è quella del Fondo “nuovo credito”, una nuova opportunità per chi abbia la partita IVA ma anche per le MPMI.
Il FONDO NUOVO CREDITO afferisce alla sezione “investimenti e liquidità“ (FNC – INV-LIQ) per il perseguimento degli obiettivi di politica industriale nel medio-lungo periodo.
Come è arguibile già dalla denominazione della sezione l’accesso al credito è volto alla soddisfazione di esigenze di investimento combinate ad esigenze di liquidità. Ciò mediante la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
Le risorse complessive stanziate per il Fondo FNC-INV-LIQ ammontano a € 8.000.000,00, al netto dei costi di gestione dovuti al Soggetto Gestore del Fondo.
Le risorse saranno ripartite in due distinti plafond:
Plafond 1
PMI settori Artigianato, Commercio e ristorazione, Turismo, Servizi |
Plafond 2
PMI settori Industria |
€ 5.500.000,00 | € 2.500.000,00 |
Un fondo destinato a MPMI
I soggetti beneficiari, come già anticipato, sono le Micro, Piccole e Medie Imprese e questo ai sensi dell’allegato 1 del Regolamento (UE) 17 giugno 2014 n.651/2014/UE. Sono compresi i lavoratori autonomi che presentino i requisiti di ammissibilità alla data di presentazione della domanda.
Risultare attivi attraverso l’esercizio di un’attività economica operando nei settori ammissibili senza essere incorsi in cause di divieto, sospensione o decadenza. Non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo. Un finanziamento, quello del Fondo Nuovo Credito, che premia virtuosità ed esercizio costante da parte delle MPMI e dei lavoratori autonomi.
Quali sono quindi i requisiti di ammissibilità alla data di presentazione della domanda per il Fondo Nuovo Credito?
- Gli aspiranti beneficiari dovranno risultare attivi avendo inoltre una sede operativa nel territorio dove è finalizzata l’operazione. Ai fini dell’accesso all’agevolazione, nel rispetto della normativa vigente, non è obbligatoria l‘iscrizione al Registro Imprese. Dovrà invece esservi l’esercizio di un’attività economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica.
Potranno beneficiare delle agevolazioni anche i soggetti che non abbiano sede operativa al momento della presentazione della domanda: tramite i Confidi per ottenere l’agevolazione è consentito di attivarla entro la data di ammissione.
- Secondo requisito è quello di operare nei settori ammissibili ai sensi del Regolamento UE della Commissione Europea n.2831/2023 e del Regolamento UE n.651/2014. I codici ATECO ammissibili sono riportati nell’Allegato C del Decreto del Dirigente del Settore Industria Artigianato e Credito n.414/2025.
- I soggetti che presenteranno la domanda non dovranno essere incorsi in cause di divieto, sospensione o decadenza previste dal Codice antimafia nei confronti dei soggetti previsti, a seconda della tipologia dell’impresa richiedente, all’art.85 del medesimo decreto;
- Tra i requisiti, infine, vi sono quelli di non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, di non risultare come “imprese in difficoltà“ e di avere il DURC regolare al momento della presentazione della domanda ed al momento della liquidazione del contributo.
Un’occasione anche per i lavoratori autonomi
I lavoratori autonomi con partita iva individuale non iscritti al Registro delle Imprese devono aver dichiarato l’inizio attività alla data di presentazione della domanda di partecipazione all’avviso attuativo ad uno degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. Ovvero ad un ufficio provinciale dell’imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia.
Dovranno in più essere dotati di partita IVA individuale: pertanto come beneficiari possono risultare solo i singoli professionisti e non gli studi associati.
Si rammenta l’obbligo introdotto in capo alle imprese dalla Legge di Bilancio 2024 (art.1 commi 101 e 102) di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da calamità naturali e catastrofi verificatisi nel territorio dello Stato.
Le decorrenze saranno differenziate in base alla dimensione dell’impresa:
- per le medie imprese il termine è stato prorogato, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n.39/2025, al 1°ottobre 2025.
- per le piccole e microimprese il termine ultimo è stato fissato al 31 dicembre 2025.
Pertanto, a seguito dell’entrata in vigore della normativa -salvo proroghe o variazioni -al momento della presentazione della domanda di agevolazione sarà necessario allegare anche la Polizza sopra indicata.
Un veo e proprio incentivo ed insieme premio quello del Fondo Nuovo Credito per le MPMI ed i lavoratori autonomi che siano stati sempre operativi ed in regola. Essere attivi e virtuosi conviene!
Maria Chiara Di Carlo
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