Non tutti gli incentivi del piano Industria 4.0 saranno confermati nella prossima legge di Stabilità. É questa una certezza, dopo l’intervento del ministro Carla Calenda all’assemblea di Assolombarda: “Dobbiamo fare una finanziaria seria che non sarà lacrime e sangue, ma che indirizzerà le risorse verso la continuazione di un percorso. Bisogna rafforzare Industria 4.0. Il che non significa che tutti gli incentivi saranno confermati, non funziona così altrimenti sarebbero tagli fiscali permanenti”.
Si tratta di una presa di posizione forte, che sembra voler spingere gli imprenditori a sfruttare rapidamente gli incentivi offerti dall’iperammortamento, in quanto l’agevolazione fiscale subirà un ridimensionamento già dal prossimo anno.
Quali risultati?
Al momento appare difficile valutare il reale effetto del Piano Industria 4.0, anche se i dati di mercato sono decisamente positivi. Sono infatti in aumento gli ordinativi per investimenti in macchinari (+13% nel primo trimestre). Alcuni settori, in particolare, hanno registrato valori da record: +60% nelle macchine per ceramica, +22% nelle macchine utensili e +20% nelle macchine per fonderie. Interessante anche il fatto che, nei primi 5 mesi del 2017, sono cresciuti del 10% i contratti di leasing in beni strumentali, per un valore di quasi 3 miliardi. Interessante, tra l’altro, il fatto che un contratto su quattro riguardi il leasing di beni ad alta tecnologia nel campo dell’elaborazione e trasmissione dati. Anche se, occorre ricordarlo, nelle condizioni attuali l’agevolazione fiscale connessa al Piano Industria 4.0 sarà valida solo per le rate pagate nel corso del 2017.