Continua a regnare la confusione più assoluta nell’ambito delle agevolazioni per le aziende che investono in innovazione. Un nuovo emendamento in discussione, infatti, mette a disposizione nuove risorse, per 532,64 milioni, per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d’imposta per la Zes unica.
Le probabilità che l’emendamento venga accolto sono elevate, in quanto proviene dalla Maggioranza e permetterebbe di ricreare un clima di fiducia nelle aziende. Per le imprese che hanno “validamente presentato all’Agenzia delle entrate dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025” la domanda, è previsto “un contributo sotto forma di credito di imposta, pari al dell’ammontare del credito d’imposta richiesto”, a condizione che non abbiano ottenuto il riconoscimento.
Visto che l’ammontare complessivo dei crediti richiesti “è pari a 3.643.520.511 euro”, spiega la Relazione tecnica, il contributo “è determinato nella misura massima di 532,64 milioni nell’ipotesi, prudenziale, che tutti gli importi richiesti” presentino i requisiti. Per vedersi riconosciuto il contributo, le aziende dovranno presentare dal 15 aprile 2026 al 15 maggio 2026, “esclusivamente in via telematica, una comunicazione all’Agenzia delle entrate” in cui dichiarano di non aver ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta.
L’Agenzia, con un provvedimento da emanare entro il 16 febbraio 2026, definirà “gli elementi informativi da indicare nella comunicazione e la modalità di trasmissione”. “La somma del credito d’imposta riconosciuto non può comunque eccedere l’importo richiesto con la comunicazione integrativa”
Quanto riconosce ZES Unica?
Ciascun beneficiario potrà visualizzare il credito d’imposta fruibile tramite il proprio cassetto fiscale, accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Il credito d’imposta sarà utilizzato dai beneficiari esclusivamente in compensazione.
In base all’art.1, comma 488 della dalla Legge del 30 dicembre 2024 n.207 l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari all’importo del credito d’imposta risultante dall’ultima comunicazione integrativa validamente presentata moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, troncando il risultato all’unità di euro.
Questa percentuale è ottenuta rapportando il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta risultanti dalle comunicazioni integrative validamente presentate.
Tale ammontare è risultato pari a 3.643.520.511 euro. A fronte di 2.200 milioni di euro di risorse disponibili.
Così la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario sarà pari al 60,3811 per cento (2.200.000.000/3.643.520.511) dell’importo del credito richiesto
