ANIE Automazione ha presentato “Intelligenza Artificiale. Tecnologie e applicazioni industriali”, un White Paper che costituisce un elemento di supporto agli imprenditori e ai manager del comparto industriale per comprendere le possibilità attuali e future che si possono indirizzare nell’ambito dei processi di fabbrica.
Il volume non vuole essere un trattato sull’AI in generale, ma intende offrire delle indicazioni pragmatiche e direttamente fruibili per fornire degli spunti su possibili adozioni operative nelle aziende industriali.
L’intelligenza artificiale è una disciplina appartenente all’informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.
AI = trasformazione digitale pervasiva
Come sottolineato in una nota ufficiale da Fabio Massimo Marchetti, Presidente del Gruppo Software Industriale di ANIE Automazione: «Oggi le aziende si trovano a dover gestire una mole crescente di dati, generati dai nuovi paradigmi operativi, che l’AI è in grado di elaborare e interpretare, valutando milioni di potenziali scenari per individuare la soluzione ottimale rispetto alla funzione obiettivo, che può cambiare a seconda del contesto e dello “use-case” di applicazione. Con questo White Paper pensiamo di dare un aiuto concreto agli imprenditori per comprendere le possibilità che si creano attraverso l’uso dell’AI nel mondo industriale anche attraverso degli esempi pratici di adozione».
L’intelligenza delle macchine avrà sempre più peso nella realizzazione dei sistemi automatici e autonomi, e le potenzialità che si intravedono oggi sono moltissime.
Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, è possibile far in modo che la macchina possa muoversi e agire in totale autonomia e sicurezza.
In futuro, con l’aumentare della collaborazione uomo-macchina, tutto verrà demandato a una maggiore capacità da parte del robot di interpretare il mondo che lo circonda, grazie a un miglior uso dell’intelligenza e della sensoristica.
L’Intelligenza artificiale non è l’Intelligenza umana
Bisogna però considerare che l’intelligenza artificiale non ha nulla a che vedere con il concetto di intelligenza umana, ricordiamo infatti che le AI non sono intelligenti in senso stretto, ma sono a oggi una tecnologia che può aiutare il processo di miglioramento della vita dell’uomo, anche se occorre fare molta attenzione all’uso che l’uomo farà di questa tecnologia.
Come disse già nel 2017 Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook: «In un certo senso, l’AI è sia più vicina che più lontana di quanto immaginiamo. L’intelligenza artificiale è comunque più vicina alla capacità di fare cose più potenti di quanto la maggior parte della gente si aspetti: guidare automobili, curare malattie, scoprire pianeti, comprendere i media e altro. Ciascuno di questi sviluppi avrà un grande impatto sul mondo, ma stiamo ancora tutti cercando di capire cosa sia veramente l’intelligenza artificiale».