A poche ore dal versamento degli F24 del 16 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare che specifica ulteriormente le modalità di compilazione dei crediti d’imposta maturati a partire dal 1° gennaio 2023. Di questo argomento abbiamo trattato nel nostro articolo “Credito d’Imposta 4.0, come sbloccare le compensazioni?”
Da lunedì 29 aprile, infatti, è di nuovo possibile riattivare le compensazioni dei crediti d’imposta Industria 4.0 / Transizione 4.0 maturati nel corso del 2023 e del 2024. Un apposito decreto direttoriale , firmato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso 24 aprile scorso, ha infatti predisposto i necessari modelli di comunicazione che, contrariamente al passato, sono ora obbligatori.
Attenzione all’anno di riferimento
Oltre ad una serie di problematiche connesse alla corretta compilazione del modello di comunicazione, in primo luogo l’indicazione della data di inizio dell’investimento (il menu a tendina proposto non permette infatti di indicare una data antecedente il 1° gennaio 2023), numerose aziende si sono poste il dubbio di quale fosse l’anno di riferimento.
Questo dubbio viene risolto dalla circolare del 15 maggio, avente per oggetto proprio “Crediti di imposta per investimenti “Transizione 4.0” – articolo 6 del decreto legge 29 marzo 2024, n. 39”
Nello specifico, come si legge nel documento diffuso ieri, viene specificato che occorre indicare come “anno di riferimento” – l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione stessa”.
La circolare specifica inoltre che: “Nel caso in cui i crediti utilizzati in compensazione non trovino riscontro nei dati delle comunicazioni trasmessi dal Ministero delle imprese e del made in Italy all’Agenzia delle Entrate, i relativi modelli F24 saranno scartati.