Durerà solo per il 2021 il Credito d’Imposta al 50% come stabilito nella Finanziaria 2021 approvata dal Senato nel corso della seduta del 30 dicembre. Dal 31 dicembre, infatti, l’agevolazione fiscale tornerà al 40%.
Il comma 1057 precisa infatti che “Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 40 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 20 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro”.
Una “piccola” delusione
Quest’ultima indicazione scritta nella nuova Legge di Bilancio 2021 rappresenta una “piccola” delusione per chi sperava nel Credito d’Imposta stabilmente al 50%, mentre dal 2022 tornerà al 40%. Ma si tratta comunque di un’indicazione importante perché, contrariamente a quanto avvenuto in passato, stabilizza per almeno un biennio una normativa che ha subito ripetute modifiche, soprattutto dal punto di vista fiscale, creando non pochi dubbi tra imprenditori e fiscalisti.
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