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    Sei qui:Home»Approfondimenti»E’ possibile il revamping dei vecchi macchinari?

    E’ possibile il revamping dei vecchi macchinari?

    By Redazione BitMAT10/11/2019Updated:10/02/20204 Mins Read
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    Spesso si pensa che per costruire la fabbrica del futuro i produttori debbano acquistare apparecchiature nuove e costose, quando possono semplicemente modernizzare quelle in loro possesso

    Dare nuova vita ai macchinari datati grazie alla tecnologia

    a cura di Jonathan Wilkins, direttore del fornitore di parti per l’automazione industriale EU Automation

    È assai improbabile trovarci, nella nostra vita quotidiana, ad utilizzare un oggetto tecnologico vecchio di cento anni, eppure il caso lampadina centenaria di Livermore, cittadina californiana, ci induce a farci una domanda: i produttori possono trarre un insegnamento dalla decisione di mantenere macchinari datati? Jonathan Wilkins, direttore del fornitore di parti industriali obsolete EU Automation, analizza il modo in cui la nuova tecnologia può accompagnare apparecchiature più vecchie nella quarta rivoluzione industriale.

    La lampadina centenaria di Livermore, California, venne accesa per la prima volta nel 1901 e oggi è menzionata nel Guinness dei Primati per la sua longevità.

    Anche se è alquanto improbabile che i produttori si avvalgano di apparecchiature centenarie come questa lampadina, molti stabilimenti fanno affidamento su macchinari datati per la loro produzione. Questi sono state costruiti per durare, quindi i produttori possono ritrovarsi ad utilizzare macchinari risalenti a 20 o 30 anni fa anche se ormai i produttori originali (OEM) non li fabbricano più.

    Le apparecchiature datate rivestono un’importanza fondamentale per la produzione, ma allo stesso tempo possono limitare i produttori che vogliono realizzare l’Industry 4.0 e mantenere la loro competitività di settore. Tuttavia, ciò non significa che si debba necessariamente ricorrere ad apparecchiature nuove. Spesso si pensa erroneamente che per costruire la fabbrica del futuro i produttori debbano acquistare apparecchiature nuove e costose, quando possono semplicemente modernizzare quelle già in loro possesso in modo da predisporle per la quarta rivoluzione industriale.

    Date voce alle vostre apparecchiature

    La comunicazione da macchina a macchina (M2M) è una delle principali modalità con cui i produttori possono realizzare una smart factory. I dispositivi più recenti si connettono attraverso l’Internet industriale delle cose (IIoT) per consentire questa comunicazione e contribuire all’ottimizzazione della produzione. Tuttavia, le apparecchiature di vecchia data non dispongono della capacità di comunicare con altre macchine, complicando l’aggiornamento dei processi.

    Per prevenire questo inconveniente, la società Red Lion ha rilasciato la soluzione Data Station Plus, che può abilitare la comunicazione e aiutare i produttori a raccogliere e gestire tutti i loro dati, consentendo la connessione tra diversi dispositivi seriali, Ethernet e bus di campo per sbloccare le informazioni da PLC, azionamenti, controllori di movimento, e molti altri.

    Grazie a questa interfaccia, i produttori possono investire in qualsiasi macchinario nuovo, ricondizionato o obsoleto di qualunque OEM senza doversi preoccupare dell’integrazione con il resto della struttura.

    Ottimizzare il lavoro

    La tecnologia di base di un motore è sempre la stessa da 100 anni, quindi i produttori necessitano raramente di investire in modelli più recenti. I motori sono una tecnologia notoriamente semplice e per questo i produttori possono essere indotti a pensare che quelli in loro possesso funzioneranno sempre senza problemi. Tuttavia, nell’officina di produzione i motori rientrano tra le parti dell’apparecchiatura più dispendiose in termini di energia, pertanto devono funzionare con la massima efficienza.

    Per consentire la manutenzione predittiva dei motori, si può investire nel sensore ABB Ability Smart. I produttori possono installare questi sensori sul motore per convertirlo in dispositivo wireless intelligente e connesso in grado di segnalare vibrazioni, temperatura ed altri parametri. Gli ingegneri manutentori possono avvalersi di queste informazioni per pianificare la manutenzione in base alle condizioni della macchina invece di intervenire a intervalli regolari ma non necessari, riducendo così i costosi tempi di inattività.

    L’Orange Box

    I produttori possono incontrare difficoltà nell’accedere ai dati sulle apparecchiature esistenti che non erano state costruite in considerazione dell’Industry 4.0. I produttori possono però acquistare apparecchiature che aggiornino la loro dotazione di generazione precedente aiutandoli a evitare la sostituzione dell’intero sistema. L’Orange Box di B&R, ad esempio, può leggere i dati delle macchine esistenti senza la necessità di sostituirne l’hardware o il software. Con queste informazioni, i produttori possono visualizzare le metriche delle prestazioni delle apparecchiature esistenti individuando l’efficienza totale dell’impianto (OEE) o le modifiche da apportare alla manutenzione per migliorare l’efficienza su tutta la linea di produzione.

    Grazie a queste tecnologie, i produttori possono ottimizzare le apparecchiature già esistenti nello stabilimento per realizzare l’Industry 4.0. Mentre raccolgono più informazioni sulle condizioni e sull’efficienza della macchina, i tecnici della manutenzione possono implementare un programma di manutenzione preventiva per anticipare i guasti. Successivamente, possono rivolgersi ad un fornitore di parti obsolete per reperire e sostituire le apparecchiature esistenti prima che influiscano sulla produzione.

    Anche se, probabilmente, nel vostro stabilimento non utilizzate apparecchiature centenarie, le tecnologie obsolete degli ultimi decenni possono giocare un ruolo importante per l’Industry 4.0. I produttori possono investire in apparecchiature in grado di convertire qualsiasi attrezzatura di generazione precedente in dispositivi intelligenti che possano comunicare con facilità.

     

    EU Automation macchinari datati
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    Redazione BitMAT
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