Scatta il conto alla rovescia per le imprese operanti nei settori estrattivo e manifatturiero o energivore che vogliano compilare istanza allo sportello online di Invitalia. Si tratta di investimenti dall’importo compreso tra i 3 e i 20 milioni di euro, che possono fruire degli incentivi green, la cui istanza deve essere presentata entro il 12 dicembre e rientra nel Fondo Transizione Industriale.
Non solo il vantaggio della copertura di tali investimenti. Anche l’oggetto degli investimenti finanziabili porta senz’altro benefici a tali imprese. Basti pensare al miglioramento dell’efficientamento energetico, all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili attraverso l’installazione di impianti, alla riduzione dell’uso delle risorse attraverso il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime.
L’obiettivo che si persegue con questi incentivi green è sia di carattere particolare che universale. Da un lato si punta ad una migliore efficienza energetica di determinate imprese e soprattutto un uso efficiente delle risorse.
D’altro canto sarà possibile l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche dell’Unione Europea nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici.
Quali sono i requisiti?
Ben nove i requisiti delle imprese che vogliano lanciarsi in investimenti dai 3 ai 20 milioni di euro per migliorare il proprio efficientamento energetico riducendo l’uso delle proprie risorse attraverso il paracadute dei nuovi incentivi green.
- Devono operare nei settori estrattivo e manifatturiero.
- Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore, ovvero a quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali relativo alle imprese a forte consumo di energia.
- Dovranno essere costituite regolarmente, iscritte e attive nel Registro delle Imprese.
- Devono essere nel pieno esercizio dei propri diritti e quindi non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
5) Non devono risultare in difficoltà neppure al 31 dicembre 2019.
6) Non devono rientrare tra i soggetti che abbiano ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
7) Devono aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
8) Devono essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
9) Non devono trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art.5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
I programmi di investimento basta abbiano uno solo di questi quattro obiettivi:
- una maggiore efficienza energetica
- un uso efficiente delle risorse
- un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento,
- interventi che determinano un aumento della capacità produttiva derivanti da esigenze tecniche non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.
Tutti i costi agevolabili, con domande entro il 12 dicembre
Particolare attenzione al suolo aziendale, alle opere murarie ma anche a programmi informatici, impianti ed attrezzature, nonché alla formazione del personale. Cosa è coperto dagli incentivi green ed in che percentuale.
Gli incentivi green sono rivolti non soltanto al suolo aziendale e alle opere murarie. Anche programmi informatici, impianti ed attrezzature troveranno il loro spazio. Una struttura pertanto sia fisica che virtuale è concepita per le imprese energivore.
Verranno difatti finanziate le spese che riguardino:
- entro il 10% dell’investimento totale ammissibile suolo aziendale e relative sistemazioni;
- entro il 40% dell’investimento totale: opere murarie ed assimilate:
- programmi informatici, brevetti, licenze, know how, formazione del personale, spese di personale;
- impianti ed attrezzature di nuova fabbricazione:
Per il miglioramento dell’efficienza energetica la misura finanzia fino al 50% delle spese.
Per l’uso efficiente delle risorse il contributo può arrivare al 60%.
Per gli impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili la soglia può salire al 65%.
Sono ammesse infine spese di esercizio relative a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza. Motivo in più per avvalersi dell’esperienza e della preparazione di validi professionisti.
Maria Chiara Di Carlo
Per approfondimenti, dubbi o supporto sarà possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com