“La trasformazione digitale del manifatturiero sta modificando il modo di fare industria attraverso l’introduzione di soluzioni avanzate, che consentono alle aziende di reinterpretare il proprio ruolo impattando lungo l’intera catena del valore: dalla progettazione e disegno del prodotto per gestirne l’intero ciclo di vita, ai rapporti di fornitura e sub-fornitura, dai processi produttivi gestiti come spazi cyber fisici ai sistemi di logistica e magazzinaggio, fino al contatto digitale con il cliente finale in cui il confine fra fornitura di un bene e di un servizio si farà sempre più labile” è questo quanto si legge nella premessa del Protocollo di Intesa sull’Industry 4.0, tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della Ricerca.
Il documento come specificato all’articolo 2, “individua, nell’ambito dell’azione di Governo sui temi della trasformazione digitale del manifatturiero di Industria 4.0, le misure di collaborazione tra le Parti e gli altri eventuali soggetti istituzionali coinvolti, per perseguire le seguenti finalità: assumere un ruolo di regia per favorire la costruzione di una visione di sistema coordinata e condivisa con i principali stakeholders; intervenire con iniziative orizzontali – le macchine utensili sembrano essere un’eccezione per la loro natura di abilitatore su una moltitudine di settori a valle; operare in una logica di neutralità tecnologica: non esiste una singola tecnologia abilitante ma un ampio insieme di tecnologie in costante trasformazione che, nel loro complesso, contribuiscono alla definizione di soluzioni 4.0; operare sui fattori abilitanti: infrastrutture, standard di interoperabilità e sicurezza, competenze”.
In questo ambito sono state individuate quattro macro aree di lavoro
Area 1 – Competitività e Investimenti
“Accompagnare la modernizzazione del tessuto industriale italiano attraverso azioni di sostegno al rilancio degli investimenti industriali in grado di accelerare la trasformazione digitale della nostra industria, quali:
- Rilanciare gli investimenti industriali con particolare attenzione a quelli in Ricerca & Sviluppo, conoscenza e innovazione – in modo coordinato con gli investimenti previsti dal Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 e dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (S3) – per sostenere una produzione sempre più basata su assets immateriali: informazioni, dati, formule, algoritmi, conoscenze, proprietà intellettuale;
- Potenziare la contrattazione decentrata e lo scambio salario-produttività – assicurare maggiori benefici fiscali per il settore privato tramite la detassazione delle somme erogate, in relazione ad incrementi di produttività, redditività, efficienza ed innovazione, al fine di sostenere investimenti privati in Ricerca & Sviluppo;
- Modernizzare la finanza di impresa verso una maggiore apertura al mercato dei capitali, una maggiore propensione alla capitalizzazione con strumenti di “finanza di filiera” capaci di supportare gli investimenti in chiave Industria 4.0 e il consolidamento delle nostre filiere produttive;