NiRoTech, società di elettronica di cui è co-fondatore l’imprenditore italiano Roberto Leone, parteciperà al progetto di re-industrializzazione che vuole trasformare Hong Kong in un hub internazionale di innovazione, realizzando la prima linea industriale basata sulla smart production.
Originario del Bellunese e residente in Cina da oltre 17 anni, Managing Director di un’azienda che fattura 24 milioni di USD e dà lavoro a 42 persone, Leone ha stretto un accordo con un ente semi-governativo locale per costruire un impianto industriale ad altissimo grado di automazione, basato sull’integrazione tra robot, intelligenza artificiale, IoT e cloud.
La nuova linea sarà pronta a ottobre 2019: per la prima volta dopo decenni Hong Kong tornerà ad avere un’industria manifatturiera.
“E sarà un’industria 4.0 – commenta Roberto Leone, ioè quel’industria automatizzata e interconnessa che rappresenta il futuro, e che per l’Asia è già il presente. La nuova linea realizzata da NiRoTech permetterà non solo di aumentare la capacità produttiva e ottimizzare i costi, ma soprattutto di ottenere prodotti finiti ad alta tecnologia e di qualità superiore.”
La linea “smart”, che si sviluppa a L per 40 metri e impiega una decina di robot che operano in autotuning, permette di raddoppiare la capacità produttiva rispetto a un impianto tradizionale, nonché di sviluppare contemporaneamente sei modelli, invece di uno solo. Tutto questo con il lavoro di quattro o cinque persone, «quando lo stesso tipo di produzione in Cina ne richiederebbe 25» spiega sempre Leone.
NiRoTech comincerà in autunno a produrre sistemi elettronici per il controllo accessi destinati a clienti europei. Le schede SMD, “componenti relativamente semplici che da anni in tutto il mondo si producono in modo automatizzato spiega Leone, saranno realizzate da NiRoTech in Vietnam; poi il prodotto semifinito sarà completato e testato a Hong Kong, dove avviene anche la gestione di logistica e spedizioni.
L’ottimizzazione dei costi e il controllo totale sulla qualità sono permessi dal particolare modello di filiera che caratterizza NiRoTech: l’azienda, fondata nel 2013, si basa infatti su un network di fornitori affidabili e controllati in Cina e Vietnam, con i quali vengono sviluppati progetti ad alto grado di personalizzazione. Inoltre, negli ultimi anni NiRoTech si è preparata alle sfide dell’automazione digitalizzando completamente il proprio sistema di gestione dei dati, e ora è pronta a integrare produzione e logistica in modo da avere un controllo real time e previsioni affidabili su tutti i processi coinvolti.
“Questo a Hong Kong è il primo sito produttivo interamente di proprietà di NiRoTech, 2500 metri quadri con una decina di persone al lavoro, ed è un passo fondamentale per avere una supply chain completamente smart – sottolinea Leone. Si tratta di un investimento importante che ci permetterà crescere e posizionarci in un settore strategico.”
La Cina infatti è decisamente avanti sulla strada dell’automazione: viene considerata la soluzione ai problemi di manodopera, sempre più costosa e sempre più scarsa. A Hong Kong, in particolare, negli anni il manifatturiero è progressivamente scomparso, mentre i costi dei terreni e degli immobili sono lievitati tanto da rendere impensabile sviluppare siti industriali. Il governo però vuole invertire la tendenza e spingere un “Made in Hong Kong” basato su innovazione e tecnologia.
“La chiave per essere competitivi è proprio questa, puntare sullo smart manufacturing per realizzare prodotti di qualità eccelsa e ad alto valore aggiunto – conclude Roberto Leone. Ed è un modello che a mio avviso è estremamente interessante anche per noi europei. Infatti, se l’esperienza con questa nuova linea a Hong Kong sarà positiva, non escludo che in futuro potremo replicarla anche in altri Paesi, Italia inclusa.”