“Rifinanziamo l'iperammortamento, il superammortamento e Impresa 4.0, che sono misure che aiuteranno ulteriormente le imprese. Ma la cosa importate, lo dico da Ministro dello Sviluppo Economico, è che ci sarà un abbassamento dell'Ires per le imprese che investono e che assumono”.
Sono queste le parole del Ministro Di Maio che, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, ha confermato “ufficialmente” la proroga dell'iperammortamento anche per il prossimo anno.
Si tratta di un'indicazione positiva per il mercato e per le aziende che, in questo momento, sono ancora in ritardo con gli investimenti o con la fornitura di macchine e linee interconnesse.
Ma c'è ancora incertezza…
Malgrado le dichiarazioni incoraggianti, persiste comunque una notevole incertezza. In assenza della Nota di aggiornamento al DEF (Documento di Economia e Finanza), infatti, mancano ancora i dettagli (che saranno Legge solo dopo l'approvazione formale della Legge di Bilancio). Nei giorni scorsi, infatti, alcune indiscrezioni avrebbero indicato l'introduzione di nuovi parametri per il calcolo degli sgravi fiscali, con l'obiettivo di semplificare l'accesso alle Pmi.
E anche le parole del Ministro, in realtà, potrebbero essere lette in diversi modi. Il “rifinanziamento” ( a differenza di una proroga) è infatti un atto dovuto, poiché l'attuale Legge di Bilancio permette già di richiedere l'iperammortamento anche il prossimo anno, purché un'azienda sottoscriva il contratto di acquisto e paghi il 20% entro il 31 dicembre 2018.