Manca poco più di una settimana. A partire dal 7 giugno 2022 sarà possibile accedere al credito di imposta agli investimenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali) realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. L’art.1, comma 316, lettera C della Legge n.160/2019 (Legge di Bilancio 2020) ha esteso l’agevolazione ai beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022. Con riferimento al 2022 la proroga è divenuta operativa con l’approvazione, da parte della Commissione Europea, della Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Al comma 321 si specifica come, al fine di rafforzare ed ampliare il sostegno al tessuto economico produttivo delle regioni del Mezzogiorno, sia stato istituito il fondo denominato « Fondo “Cresci al Sud” », .Questo è a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese così come definite nell’allegato I al regolamento (UE) n.651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 aventi sede legale e attività produttiva nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Il nuovo modello dell’Agenzia delle Entrate con cui presentare le comunicazioni per fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone Economiche Speciali per l’anno 2022 sostituirà la precedente versione sempre a partire dal 7 giugno 2022. Con lo stesso modello sarà possibile presentare anche le comunicazioni di rettifica ai crediti d’imposta richiesti con precedenti versioni.
Via alle spese sostenute nel 2022 anche per il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Il nuovo modello, infatti, recepisce gli aggiornamenti intervenuti con la Legge n.234/2021 (Legge di Bilancio 2022). In particolare il perimetro geografico di applicazione del credito è stato adeguato per l’anno 2022 a quanto previsto dalla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna rientrano tra le regioni più svantaggiate dell’UE, con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE. Tali regioni sono ammissibili agli aiuti a norma dell’art.107, par.3, lettera a. Con intensità massime di aiuto per le grandi imprese comprese tra il 30% e il 40% in funzione del PIL pro capite della “zona a” di appartenenza.
In tutte le zone menzionate le intensità massime di aiuto possono essere maggiorate di 10 punti percentuali per gli investimenti delle imprese di medie dimensioni e di 20 punti percentuali per gli investimenti delle piccole imprese. Per i loro investimenti iniziali con costi ammissibili fino a 50 milioni di euro.
Al via dal 7 giugno
La trasmissione telematica del modello per fruire dei benefici 2022 relativi al credito di imposta, investimenti nel mezzogiorno e zone economiche speciali va effettuata utilizzando la versione aggiornata del software relativo al credito d’imposta per gli investimenti del Mezzogiorno denominato “Creditoinvestimentisud” (CIM17).
Questo è disponibile gratuitamente sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.
La versione aggiornata del software sarà resa disponibile proprio dal 7 giugno 2022.
Un appuntamento cruciale, quindi, quello del 7 giugno 2022. Sia per scaricare la versione aggiornata del sofware relativo al credito d’imposta per gli investimenti del Mezzogiorno, sia per accedere al credito d’imposta per gli investimenti nelle ZES realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sia per scaricare il modello che consente la rettifica ai crediti di imposta richiesti con le precedenti versioni.
Per operazioni così delicate è sempre importante ed utile avvalersi dell’ausilio di esperti professionisti e di strumenti adeguati. Il Decreto Aiuti n.50/2022 recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17.05.2022 ha previsto infatti un ulteriore incremento della misura del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0. Occhi beni aperti quindi, relativamente agli investimenti effettuati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022!
Maria Chiara Di Carlo