Oggi le aziende si trovano più che mai a rispondere ad una concorrenza agguerrita in tutti gli ambiti industriali e, se parliamo della produzione di manufatti, più o meno complessi, oggi per emergere esse sono tenute a spingersi ben oltre la produzione di oggetti, puntando a creare per l’utente finale esperienze significative e di valore intorno – appunto – ad essi.
Un prodotto è, del resto, a sua volta, in grado di andare oltre le proprie caratteristiche fisiche, integrando una serie di esperienze che hanno portato alla propria creazione. Da qui scaturisce la capacità, insita in esso, di mettere in una relazione autentica e di fiducia tra loro i due attori principali del proprio ciclo di vita, ossia l’utilizzatore finale e l’azienda che lo ha ideato e messo in produzione.
Ecco perché alle organizzazioni è richiesta oggi la capacità di offrire non solo “buoni prodotti”, bensì esperienze di successo, un successo che sia capace anche di alimentarsi e mantenersi nel tempo, sviluppandosi in tutte le singole fasi dei processi industriali, per culminare con la creazione di un vero “vissuto” intorno a quello stesso prodotto (un’esperienza di proprietà totale).
L’evoluzione della tecnologia in ambito simulazione software ha fatto passi da gigante in questo senso e portato alla creazione di soluzioni – primi tra tutti i digital twin – capaci di mettere in pratica l’obiettivo principe suddetto, ossia quello di favorire il passaggio da un concetto di puro prodotto ad uno di esperienza di valore. Chiaro esempio di tecnologia applicata è la piattaforma 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes, che con le esperienze dei gemelli virtuali può supportare le imprese nell’obiettivo di creare esperienze piacevoli e memorabili per i clienti finali. Non è sufficiente realizzare un bozzetto e studiare il design di un prodotto, è necessario prevedere e pianificare in modo strategico, fin dalla prima idea, il modo in cui si intende fare di quel manufatto un oggetto che sia portatore di esperienze attese, chiedersi quali esperienze si desidera e ci si aspetta di poter regalare, il tutto dando forma a questa visione in un “mondo virtuale” che imiti in toto il modello teorico, matematico e fisico che abbiamo in mente.
L’esperienza virtuale proposta da Dassault Systèmes, ad esempio, combina le potenzialità della piattaforma 3DEXPERIENCE in cloud, con quelle della tecnologia di simulazione software più all’avanguardia. Grazie ai gemelli virtuali nascono riproduzioni tridimensionali che permettono di immaginare, modellare, simulare, ottimizzare il processo che porterà alla creazione del prodotto finale. Tutto ciò avviene con un approccio scientifico, multidisciplinare e multiscala, attuato lungo tutto il ciclo di produzione, dal concept alla fabbricazione, che permette di anticipare le aspettative e le future reazioni – comprese quelle emotive – dell’utente nel mondo reale.
Proprio perché la tecnologia permette di creare vere e proprie repliche di valore aggiunto del mondo reale, il mondo virtuale deve essere continuamente migliorato e calibrato in itinere, ossia riflettere l’evoluzione costante che un qualunque processo subisce nel mondo reale.
Una tecnologia di questo genere è in grado di aprire una molteplicità di scenari e – va da sé – alza enormemente l’asticella della competizione sul mercato. Ci siamo mai chiesti ad esempio che cosa un’azienda sarebbe in grado di ottenere, se potesse analizzare e pre-“vedere” in tempio reale l’evoluzione dell’impronta di carbonio lungo tutto il ciclo di vita di un prodotto? Oppure a cosa di potrebbe aspirare se si fosse in grado di comprendere davvero in modo totale l’impatto per un utente dell’utilizzo di un oggetto e prevedere esattamente le aspettative generate dall’esperienza d’uso stessa, per ottenere in tempo reale insights che facilitino il processo decisionale?
L’esperienza del gemello virtuale sulla piattaforma 3DEXPERIENCE permette esattamente tutto questo. Una sintesi multidisciplinare e su più scale tra l’AI (intelligenza artificiale) basata sull’osservazione dei fenomeni nel mondo reale e la simulazione degli stessi nel mondo virtuale, che riduce – quasi annullandola – la distanza tra i due mondi.
Ecco che il concetto product design, ormai superato e rimpiazzato da quello più ampio di experience design, esce per così dire dalla fabbrica per diventare intensamente sociale, partecipativo e co-creativo, e tutto questo oggi può riflettersi nella pratica, applicata alla produzione industriale. Tutti i team coinvolti in un progetto devono essere messi nella condizione di collaborare in azienda, all’interno – pensiamo ai reparti produzione, marketing, servizio clienti – così come all’esterno – vedi il mondo accademico, i partner, i fornitori, tutti gli stakeholder in qualche modo coinvolti. Una piattaforma basata sul cloud come la 3DEXPERIENCE esemplifica concretamente questa idea di processo collaborativo, andando a collegare persone e dati a 360° per creare un rapporto di fiducia e il coinvolgimento attivo da parte di tutti gli interlocutori.
Attraverso la tecnologia oggi le aziende hanno la possibilità di fare un passo in più, sfruttando i benefici della collaborazione combinati con quelli della simulazione in quello che rappresenta un ambiente collaborativo tra reale e virtuale, luogo che riproduce perfettamente, del mondo reale “il meglio di”, in una versione virtuale, aumentata e potenziata dal valore aggiunto della co-creazione.
La piattaforma 3DEXPERIENCE rappresenta un vero abilitatore e catalizzatore di esperienze sostenibili, in grado di armonizzare prodotto, natura e vita: in una parola esperienza.
Guido Porro, Managing Director EUROMED e Amministratore Delegato di Dassault Systèmes Italia