Con l’approvazione, lo scorso 24 novembre, del nuovo piano di ripresa e resilienza – PNRR italiano da parte dell’Unione Europea, prende corso anche il nuovo capitolo RePowerEU da 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni). Al di là dell’ammontare complessivo, per le aziende italiane è importante il fatto che nel documento sottoscritto dalla Commissione Europea viene specificato, in modo chiaro, che “Transizione 5.0 sosterrà la transizione energetica dei processi produttivi verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico, sostenibile e basato su fonti rinnovabili attraverso un regime di credito d’imposta“.
Quali saranno le novità di Transizione 5.0?
Governo e Ministeri sono quindi l lavoro per definire gli incentivi e le modalità di erogazione, che teoricamente potrebbero rientrare anche nella Finanziaria (Legge di Bilancio 2024) attualmente in discussione. Tra le nuove misure, che dovrebbero rientrare, appare evidente che il Piano Transizione 5.0 premierà gli investimenti in beni e attività che generino risparmi energetici o migliorino l’efficienza energetica.
Tre, quindi le possibili misure agevolative:
- efficienza energetica
- autoconsumo e autoproduzione (con probabile esclusione delle biomasse)
- formazione
Per accedere ai benefici fiscali (che dovrebbero concretizzarsi in crediti di imposta) sarà necessario dimostrare i risultati raggiunti, attraverso il nuovo investimento, in termini di efficienza e/o risparmio energetico, con premialità in base ai risultati raggiunti. Per questo si sta lavorando su tre differenti aliquote, da subordinare al raggiungimento di obiettivi “target” (con una riduzione dei consumi almeno del 5%) o su ottimizzazioni energetiche nell’ordine di almeno il 3%.
In entrambi i casi sarà poi un consulente esterno a valutare progetti e risultati ottenuti.