Nel vasto panorama dell’innovazione tecnologica, la Generative AI emerge come una delle forze più trasformative del nostro tempo. Questa tecnologia ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo, portando con sé un nuovo livello di consapevolezza e comprensione delle nostre conoscenze. Per comprendere appieno le potenzialità di questa trasformazione, è interessante riflettere sul concetto filosofico di “so di sapere” in contrapposizione al classico “so di non sapere” di Socrate e Platone.
Generative AI: La Rivoluzione del “So di Sapere”
La filosofia socratica, immortalata nei dialoghi platonici, ci ha insegnato che la vera saggezza sta nel riconoscere la propria ignoranza. “So di non sapere” è una dichiarazione di umiltà intellettuale, un invito a esplorare continuamente il mondo e a mettere in discussione le proprie convinzioni. Socrate credeva che solo riconoscendo i limiti della nostra conoscenza potessimo aspirare a una comprensione più profonda e autentica.
Con l’avvento della Generative AI, assistiamo a una nuova dinamica: quella del “so di sapere”. Grazie a strumenti avanzati di intelligenza artificiale, siamo in grado di sfruttare al meglio le conoscenze già possedute e di ampliare le nostre capacità cognitive. La Generative AI non solo ci fornisce risposte e soluzioni, ma ci aiuta anche a comprendere meglio ciò che sappiamo, rivelando connessioni e intuizioni che potrebbero sfuggirci.
Uno degli aspetti più rivoluzionari della Generative AI è la sua capacità di incrementare la consapevolezza delle nostre conoscenze. Queste tecnologie possono analizzare vasti insiemi di dati, riconoscere pattern e suggerire nuove direzioni di pensiero. Questo porta a un uso più efficiente e mirato delle informazioni di cui già disponiamo. In sostanza, la Generative AI funge da amplificatore della nostra intelligenza, consentendoci di essere più consapevoli delle nostre competenze e di applicarle in modi più innovativi.
Le implicazioni della Generative AI
Le implicazioni della Generative AI si estendono ben oltre l’individuo, influenzando profondamente le organizzazioni. Le aziende possono sfruttare queste tecnologie per ottimizzare i processi, migliorare la creatività e l’innovazione, e prendere decisioni più informate. Prendiamo come esempio il settore della progettazione meccanica e della manifattura, dove la Generative AI può migliorare significativamente il processo di vendita, il post-vendita e l’assistenza alla clientela. (Un esempio è dato da un’innovativa PMI il cui caso è descritto qui: https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2024/03/29/generative-ai-fpz-gellify/)
Il dialogo tra “so di sapere” e “so di non sapere” è un affascinante contraddittorio filosofico che ci invita a riflettere sulla natura della conoscenza. Mentre il “so di non sapere” ci spinge a esplorare l’ignoto e a mantenere una mente aperta, il “so di sapere” ci incoraggia a riconoscere e valorizzare le nostre competenze esistenti. La Generative AI, con la sua capacità di aumentare la nostra consapevolezza, rappresenta un ponte tra questi due mondi: ci permette di utilizzare al meglio ciò che già sappiamo mentre continuiamo a esplorare nuove frontiere della conoscenza.
In conclusione, la Generative AI ha il potenziale di trasformare positivamente le nostre vite e le nostre organizzazioni, promuovendo una maggiore consapevolezza delle conoscenze che possediamo. Questo “so di sapere”, reso possibile dalla tecnologia, non è in contrasto con il socratico “so di non sapere”, ma piuttosto lo completa, offrendo un nuovo paradigma di apprendimento e sviluppo continuo. Mentre ci muoviamo verso un futuro sempre più interconnesso e intelligente, la Generative AI ci invita a esplorare le potenzialità del nostro sapere, a riconoscere i nostri limiti e a superare le nostre barriere cognitive.
Scopri la presentazione di Giacomo Gentili, dal titolo “Come la Generative AI può aiutare l’industria manifatturiera”, il giorno 30 maggio alle 11.00 a SPS nell’area Talk dello stand di CNI-Fedinger.