Nel Documento Programmatico di Bilancio per il 2020 (Draft Budgetary Plan) – DEF trasmesso alla Commissione Ue, il Governo italiano ha dedicato ampio spazio alle tematiche di Industria 4.0
In particolare, si legge nel documento, per “stabilizzare le agevolazioni fiscali per Industria 4.0”, sono previste le seguenti misure:
- a) Estensione al triennio del Iperammortamento, con una supervalutazione del 170% degli investimenti in beni nuovi, strumentali, materiali e ad alto contenuto tecnologico, atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0 e in maniera sostenibile ed ecocompatibile
- b) Estensione al triennio del Superammortamento, con una supervalutazione del 130% degli investimenti in beni strumentali nuovi. Per chi beneficia dell’Iperammortamento possibilità di fruire anche di una supervalutazione del 140% per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT
Confermati tutti gli incentivi
Un concetto ribadito anche nel paragrafo successivo, dal titolo “incentivi per Industria 4.0”, dove si pone l’accento anche sulla necessità di “aumentare la competitività delle imprese in situazioni di svantaggio”. UN obiettivo che, riprendendo quanto già espresso nel paragrafo precedente, prevede di:
- a) Rifinanziamento del Fondo centrale per le PMI per il prossimo triennio, per sostenere l’accesso al credito delle PMI, incluse le startup innovative e le imprese che acquistano beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali (secondo la “Nuova Sabatini”)
- b) Proroga del credito di imposta per spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di Formazione 4.0 .
- c) Rifinanziamento delle agevolazioni cd. “Nuova Sabatini”
- d) Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione
- e) Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone terremotate centro Italia