Il mercato dell’Industria 4.0 in Italia nel 2021 ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente: sono circa 1.400 le applicazioni di Smart Manufacturing utilizzate dalle imprese, il 28% in più rispetto al 2019. La Quarta Rivoluzione Industriale è in corso anche nel nostro Paese, con una predilezione per l’adozione di soluzioni di Industrial Internet of Things, spesso combinate con algoritmi di Analytics e Intelligenza Artificiale, seguono le tecnologie di advanced Hmi.
Un caso molto interessante di applicazione di queste tecnologie è rappresentato da Marangoni, società affermata a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchinari per la produzione di pneumatici.
L’azienda aveva necessità di semplificare i processi di monitoraggio e controllo attraverso nuovi strumenti innovativi che permettessero di cambiare i processi di reportistica e inserimento dati ottimizzando i processi che richiedono molto tempo da parte dei lavoratori in fase di controllo delle non conformità. Il Data Entry è una delle attività più detestate al mondo: secondo McKinsey, i lavoratori trascorrono in media 800 ore all’anno inserendo dati in moduli, fogli di calcolo e sistemi software: circa il 40% del loro tempo complessivo. Questo si traduce anche in un costo medio per azienda di circa 400.000 dollari.
Per la soddisfazione di questo business need, Marangoni sceglie la startup Screevo, Voice Assistant for Deskless Workers, che consente la creazione di controlli vocali su ogni sistema software, senza alcuna integrazione necessaria.
Le 12 settimane di co-innovazione, sviluppate all’interno del programma di Foundation Open Factory e finanziate da Fondazione VRT in partnership con Elis, hanno visto le due realtà collaborare nello sviluppo del progetto per disegnare il flusso di azione effettuato dall’utente durante la verifica delle non conformità, sviluppare e integrare l’applicativo con le caratteristiche richieste dal processo e l’effettuazione di test e verifiche per individuare i benefici derivanti dalla soluzione sviluppata.
“L’implementazione della soluzione Screevo”, spiega Domenico Crescenzo, CEO e Founder di Screevo, “ha permesso di ottimizzare i tempi di inserimento dati e creazione di report attraverso un processo efficiente ed intuitivo in grado di permettere agli utenti di concentrarsi sulle attività core dei processi di verifica, controllo e collaudo”.
Attraverso l’utilizzo dello strumento sviluppato si attende un aumento della produttività dei singoli dipendenti di Marangoni, in relazione al minor tempo impiegato nella costruzione dei report, dedicando quindi più attenzione e tempo ad altre attività.
In termini economici il progetto permette l’azzeramento immediato dei costi del data entry.
“La sinergia operativa tra il mio gruppo di lavoro e gli sviluppatori di Screevo è stata ottima. Una volta definite le specifiche di progetto insieme, lo sviluppo è stato fatto rispettando i tempi per tutte le scadenze definite”, conclude Daniele Nordio, Marangoni Machinery
Il mercato dell’Industria 4.0 in Italia nel 2021 ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente: sono circa 1.400 le applicazioni di Smart Manufacturing utilizzate dalle imprese, il 28% in più rispetto al 2019. La Quarta Rivoluzione Industriale è in corso anche nel nostro Paese, con una predilezione per l’adozione di soluzioni di Industrial Internet of Things, spesso combinate con algoritmi di Analytics e Intelligenza Artificiale, seguono le tecnologie di advanced Hmi.
Un caso molto interessante di applicazione di queste tecnologie è rappresentato da Marangoni, società affermata a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchinari per la produzione di pneumatici.
L’azienda aveva necessità di semplificare i processi di monitoraggio e controllo attraverso nuovi strumenti innovativi che permettessero di cambiare i processi di reportistica e inserimento dati ottimizzando i processi che richiedono molto tempo da parte dei lavoratori in fase di controllo delle non conformità. Il Data Entry è una delle attività più detestate al mondo: secondo McKinsey, i lavoratori trascorrono in media 800 ore all’anno inserendo dati in moduli, fogli di calcolo e sistemi software: circa il 40% del loro tempo complessivo. Questo si traduce anche in un costo medio per azienda di circa 400.000 dollari.
Il mercato dell’Industria 4.0 in Italia nel 2021 ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente: sono circa 1.400 le applicazioni di Smart Manufacturing utilizzate dalle imprese, il 28% in più rispetto al 2019. La Quarta Rivoluzione Industriale è in corso anche nel nostro Paese, con una predilezione per l’adozione di soluzioni di Industrial Internet of Things, spesso combinate con algoritmi di Analytics e Intelligenza Artificiale, seguono le tecnologie di advanced Hmi.
Un caso molto interessante di applicazione di queste tecnologie è rappresentato da Marangoni, società affermata a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchinari per la produzione di pneumatici.
L’azienda aveva necessità di semplificare i processi di monitoraggio e controllo attraverso nuovi strumenti innovativi che permettessero di cambiare i processi di reportistica e inserimento dati ottimizzando i processi che richiedono molto tempo da parte dei lavoratori in fase di controllo delle non conformità. Il Data Entry è una delle attività più detestate al mondo: secondo McKinsey, i lavoratori trascorrono in media 800 ore all’anno inserendo dati in moduli, fogli di calcolo e sistemi software: circa il 40% del loro tempo complessivo. Questo si traduce anche in un costo medio per azienda di circa 400.000 dollari.
Per la soddisfazione di questo business need, Marangoni sceglie la startup Screevo, Voice Assistant for Deskless Workers, che consente la creazione di controlli vocali su ogni sistema software, senza alcuna integrazione necessaria.
Le 12 settimane di co-innovazione, sviluppate all’interno del programma di Foundation Open Factory e finanziate da Fondazione VRT in partnership con Elis, hanno visto le due realtà collaborare nello sviluppo del progetto per disegnare il flusso di azione effettuato dall’utente durante la verifica delle non conformità, sviluppare e integrare l’applicativo con le caratteristiche richieste dal processo e l’effettuazione di test e verifiche per individuare i benefici derivanti dalla soluzione sviluppata.
“L’implementazione della soluzione Screevo”, spiega Domenico Crescenzo, CEO e Founder di Screevo, “ha permesso di ottimizzare i tempi di inserimento dati e creazione di report attraverso un processo efficiente ed intuitivo in grado di permettere agli utenti di concentrarsi sulle attività core dei processi di verifica, controllo e collaudo”.
Attraverso l’utilizzo dello strumento sviluppato si attende un aumento della produttività dei singoli dipendenti di Marangoni, in relazione al minor tempo impiegato nella costruzione dei report, dedicando quindi più attenzione e tempo ad altre attività.
In termini economici il progetto permette l’azzeramento immediato dei costi del data entry.
“La sinergia operativa tra il mio gruppo di lavoro e gli sviluppatori di Screevo è stata ottima. Una volta definite le specifiche di progetto insieme, lo sviluppo è stato fatto rispettando i tempi per tutte le scadenze definite”, conclude Daniele Nordio, Marangoni Machinery.