La partecipazione degli ingegneri dell’informazione dell’innovazione ad SPS Italia, la fiera per l’industria intelligente, digitale e sostenibile, punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano, ha un obiettivo chiaro. Pone in luce al mondo esterno il mondo ordinistico e gli Ordini ingegneri territoriali della Emilia-Romagna.
Sostenuta da Fedinger e favorita dall’Ordine Ingegneri di Parma, la partecipazione degli ingegneri dell’informazione ad SPS Italia avverrà, infatti, con l’organizzazione di più convegni sui temi più importanti per le aziende per recuperare competitività nei confronti dei diretti concorrenti sui mercati internazionali. Inoltre, in occasione della manifestazione organizzata da Messe Frankfurt sarà approntato un piccolo stand, dove esporre documenti e dimostratori. Tale spazio sarà equipaggiato con striscioni e manifesti esplicativi che mettano in evidenza le attività degli ingegneri dell’informazione, documenti e opuscoli tra quelli prodotti dal centro studi del CNI e sarà presidiato da colleghi degli ordini regionali e/o da una standista.
Ingegnere dell’informazione specialista nelle tecnologie digitali
Con l’aiuto dei responsabili comunicazioni di Parma e Bologna, potrebbero essere realizzati filmati da mandare a ciclo continuo sul monitor di un PC. La partecipazione degli iscritti è fondamentale per valorizzare l’Ordine degli Ingegneri in questo evento internazionale unico in Italia, e mettere in rilievo l’importanza delle competenze dei professionisti applicate anche in temi multidisciplinari.
Particolare cura sarà posta per organizzare un convegno finalizzato all’esplorazione delle tendenze innovative future, proponendo la figura dell’ingegnere come specialista nelle tecnologie digitali più favorevoli per aumentare competitività e incrementare quote di mercato. A questo scopo saranno attivate collaborazioni con l’Università di Parma e con la Commissione Innovazione e Industria di Fedinger.
Verso un nuovo paradigma produttivo europeo
Tutto questo si traduce nel porre in evidenza il nuovo paradigma produttivo europeo che, a compimento di Industry 4.0, punta sulla sostenibilità e sulla resilienza con un approccio per abilitare la cooperazione uomo-macchina.
La Commissione Europea ha presentato, lo scorso gennaio, un documento per lanciare la “Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, umanocentrica e resiliente” con il benessere del lavoratore al centro del processo di produzione e le nuove tecnologie per fornire prosperità oltre i posti di lavoro e la crescita, rispettando i limiti di produzione del pianeta, per spingere la transizione verde per continuare ad essere competitivi e rimanere motori di prosperità.
Sarà Industry 5.0 il focus del convegno a SPS Italia
Industry 5.0 si basa sulla pervasività di tre pilastri principali: connettività, conoscenza e rilevamento intelligente.
- Umanocentrica: tecnologia gli esseri umani al centro dei processi di produzione; capace di adattare il processo di produzione alle esigenze del lavoratore;
- Sostenibile: attuazione di paradigmi dell’economia circolare e dell’efficienza energetica senza compromettere quelli delle generazioni future; riutilizza e ricicla le risorse naturali;
- Resiliente: produzione industriale capace di robustezza verso le interruzioni ed eventi esterni e forte da sostenere infrastrutture critiche in tempi di crisi.
Se Industry 4.0 è caratterizzata dalla connessione e digitalizzazione, di fabbriche intelligenti connesse con elementi esterni, Industria 5.0 fa il passo successivo, esaltando la collaborazione tra macchine sempre più potenti e precise e il potenziale creativo unico dell’essere umano al fine di risultare sostenibile e resiliente. Industry 5.0 ha il compito di integrare fra loro e con l’intelligenza umana i sistemi acquisiti con Industry 4.0 quali robotica, intelligenza artificiale (AI), Big Data e Industrial IoT. Dunque, l’elemento umano riconquista la posizione centrale nel modello manifatturiero, restituendo un rapporto di lavoro più equilibrato tra le tecnologie sempre più intelligenti e gli esseri umani. Gli umani non competeranno con i robot ma collaboreranno sempre più con loro. Laddove i robot eseguono compiti più ripetitivi e banali, gli umani potranno usare le loro capacità ed il loro estro creativo.
Ingegneri dell’informazione protagonisti di questa nuova evoluzione
Industriy 5.0 sarà un vantaggio tanto per i lavoratori quanto per le aziende che acquisiranno maggiore attrazione dei talenti, risparmio energetico, aumento della resilienza generale che si rifletteranno in maggiore competitività del sistema produttivo adattandosi con successo a un mondo che cambia. Ma soprattutto sarà una straordinaria opportunità per gli ingegneri dell’informazione e della innovazione per mettere in campo la loro competenza e la loro capacità progettuale e direzionale.
Per gli ingegneri si tratta di aggiungere al ruolo puramente notarile, avuto con Industria 4.0, un ruolo più attivo e più propositivo attraverso l’individuazione dei processi suscettibili di miglioramento nell’ottica Industria 5.0 con l’adozione di nuove tecnologie e nuovi collegamenti con servizi di progettazione, scelte tecnologiche e gestione della produzione. SPS è frequentato da molti ingegneri che non sono iscritti ad un ordine. Ci proponiamo di essere sufficientemente attrattivi per spingerli ad iscriversi all’ordine ingegneri.