Industry 4.0 e il relativo Piano Industria 4.0 non devono essere semplicemente letti come opportunità finanziaria per accedere alle nuove politiche di iper-ammortamento, ma devono essere lo strumento di oggi per creare quello che sarà il volano per lo sviluppo delle tecnologie future.
Automazione, intelligenza artificiale, predittività di processo, sistemi auto adattativi, interconnessione e comunicazione tra macchine, sono solo alcuni esempi di tecnologie che potranno migliorare la filiera produttiva ad ogni livello, dalla realizzazione fisica di un prodotto alla condivisione sempre più dinamica e smart di informazioni con clienti, fornitori e collaboratori.
É nata partendo da queste premesse la Commissione per le Tecnologie Abilitanti relative all’Industria 4.0 (UNI/CT 519). Una commissione voluta da UNINFO, Ente Federato all'UNI con delega per le Tecnologie Informatiche e loro applicazioni, per identificare e definire una serie di norme tecniche, che saranno propedeutiche alla strutturazione di nuovi requisiti per le tecnologie del futuro.
Numerosi i temi trattati, tra cui Smart City, Cloud computing, Big Data e Internet of Things. Allo stato dell’arte questi argomenti sono i più caldi, ma sicuramente anche i più critici, in quanto abilitanti alla creazione di un nuovo tessuto industriale conforme al sempre più discusso paradigma Industry 4.0.
Obiettivi concreti
Oltre alla definizione di nuove norme, l’obiettivo della commissione è quello generare una serie di riferimenti concreti, che possano affiancare e supportare ingegneri e tecnici nel lavoro di tutti i giorni.
Proprio per questo, le prime azioni della Commissione UNI/CT 519 sono rivolte a chiarire alcune definizioni e concetti come quello dell’interconnessione di macchine piuttosto che la conformità di uno specifico macchinario ai requisiti Industry 4.0. Questi concetti, ad oggi ancora troppo aleatori, devono poter essere chiari per garantire trasparenza e certezza nel risultato per tutte quelle aziende che si stanno preparando ad affrontare nuove sfide tecnologiche.
Altro aspetto cruciale che potrà essere trattato dalla Commissione è la definizione di un modello di perizia che possa essere di riferimento per i tecnici valutatori dei sistemi relativi al Piano Industria 4.0.
Al lavoro per la quarta rivoluzione industriale
La natura pragmatica della Commissione UNI/CT519 è sicuramente figlia delle persone che la compongono, dal presidente Marco Belardi, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia, ai numerosi talenti di spicco di aziende strategiche come IBM, BTicino e Italtel, di concerto con le principali Università nazionali e Istituzioni come CEI, ICIM e tre Ordini degli Ingegneri Provinciali. Un team di lavoro decisamente concreto, che a breve potrà già presentare i primi frutti della propria attività.
Proprio il presidente Belardi ha sottolineato: “Il periodo storico lo vuole e la tecnologia di oggi lo permette. Siamo tutti impegnati nel definire una lingua comune che ci porterà verso la quarta rivoluzione industriale”.