Da lunedì 29 aprile è di nuovo possibile riattivare le compensazioni dei crediti d’imposta Industria 4.0 / Transizione 4.0 maturati nel corso del 2023 e del 2024. Un apposito decreto direttoriale , firmato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso 24 aprile scorso, ha infatti predisposto i necessari modelli di comunicazione che, contrariamente al passato, sono ora obbligatori.
Nello specifico, il MIMIT ha approvato due diversi modelli di comunicazione dei dati e altre informazioni da fornire.
I crediti di imposta a cui questi si applicano sono:
- Gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (Modulo 1, pdf);
- Gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (Modulo 2, pdf).
Una volta scaricato il file pdf, è necessario aprirlo con Acrobat Reader autorizzando, se richiesta, l’esecuzione del Javascript. Tramite questa applicazione, il file pdf può essere compilato in tutte le sue parti (ed è quindi editabile). Ciascun file pdf deve essere firmato digitalmente con un certificato di firma elettronica qualificata in corso di validità rilasciato da una Certification Authority .
Ogni comunicazione deve essere trasmessa singolarmente tramite pec all’’indirizzo di posta transizione4@pec.gse.it .
Il file pdf non deve in nessun caso essere stampato e firmato con firma olografa: i pdf da allegare alla PEC non devono quindi essere salvati come immagini o originati dalla scansione di pagine ma solo dal salvataggio del file pdf debitamente compilato.
Quali dati vengono richiesti per le compensazioni?
Il documento da compilare, in realtà, è del tutto simile a quello già previsto dai decreti direttoriali del 6 ottobre 2021. Anche se occorre ricordare che le comunicazioni effettuate nei mesi scorsi, con il precedente modello, non hanno nessuna validità.
In fase di compilazione, oltre ai dati aziendali, è necessario indicare la classificazione del bene agevolabile in base alle classificazioni previste dall’originale Piano Industria 4.0 del 2017 (noto anche come Piano Calenda), l’importo totale dell’investimento e del credito spettante, oltre all’entità delle compensazioni già effettuate o che si prevedono di effettuare nel corso del 2024 e degli anni successivi.
Al link seguente è possibile scaricare il pdf del Decreto Direttoriale del 24 aprile e dei modelli di comunicazione: DD_modello_comunicazione_art_6_DL_29_marzo_2024