Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto che assegna 300 milioni di euro a sostegno di progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la competitività delle piccole e medie imprese della Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) e, in particolare, materiali avanzati e nanotecnologia, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.
L’intervento, attivato nell’ambito del Fondo crescita sostenibile e che sarà gestito da Mediocredito Centrale, sarà rivolto a imprese, organismi di ricerca e centri di ricerca e prevede, oltre al finanziamento agevolato, la concessione di un contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata sulla base della dimensione dell’impresa proponente: 35 per cento per le imprese di piccola dimensione; 30 per cento per le imprese di media dimensione; 25 per cento per le imprese di grande dimensione.
Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero con successivi provvedimenti.
Un segnale incoraggiante anche per Transizione 5.0
Si tratta di un’altra indicazione importante dopo che, lo scorso 27 luglio la Cabina di Regia PNRR ha approvato le proposte di revisione del PNRR e RepowerEU presentate dal Ministero e che sono state inviate al Parlamento europeo. Se le modifiche (come sembra) saranno approvate, prende corpo il Piano Transizione 5.0, con una dotazione di 4 miliardi di euro, per sostenere le imprese negli investimenti necessari a realizzare nuovi progetti di transizione ecologica e digitale. Il tutto completato da un significativo supporto alla transizione ecologica del sistema produttivo e alle filiere strategiche per le net zero technolgies. Ovviamente i singoli incentivi dovranno essere concretizzati da appositi decreti o, comunque, dalla Finanziaria 2024, con incentivi alle imprese impegnate nella decarbonizzazione dei processi produttivi ed alle filiere più strategiche per la produzione di tecnologie verdi. La Nuova Sabatini green, inoltre, offrirà un sempre maggiore sostegno alle PMI nell’acquisto di impianti e tecnologie digitali che consentano la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili, ma anche a programmi di investimento per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e/o dei processi produttivi.,