Il nuovo Credito d’Imposta al 50% è Legge. Lo ha stabilito il Senato, nel corso della seduta del 30 dicembre, confermando la fiducia posta dal Governo sulla Finanziaria 2021.
Nell’ambito della cosiddetta Transizione 4.0 (termine comunque scomparso dalla Legge di Bilancio 2021), che eredita la normativa tecnica del precedente Piano Industria 4.0, la novità più importante è il Credito d’Imposta al 50%, contro il precedente 40%.
Nel comma 1056, infatti, si legge: “Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50 per cento del costo”.
Questo significa, tra l’altro, che la norma è retroattiva e, quindi, che la maggiore agevolazione verrà riconosciuta anche per gli investimenti effettuati dal 16 novembre del 2020.
Attenzione ai limiti
Per favorire le Pmi, le agevolazioni pongono però dei limiti di spesa: il credito d’imposta al 50%, infatti, è riconosciuto “per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 30 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro”.
Il testo integrale della Legge di Bilancio 2021 “Legge “ è scaricabile a questo link
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