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    Industria 4.0: finanziamenti esclusivi per le aziende del Sud Italia

    By Massimiliano Cassinelli21/11/2018Updated:10/02/20205 Mins Read
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    Al via un piano di agevolazioni per favorire la transizione del settore manifatturiero verso la Fabbrica Intelligente nelle regioni meno sviluppate

    Si apriranno il 29 gennaio i termini per i programmi di investimento diretti a favorire la transizione del settore manifatturiero verso la Fabbrica Intelligente nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Si tratta di un intervento da 340 milioni di euro, indirizzato alle micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare investimenti innovativi in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la “Strategia nazionale di specializzazione intelligente”. Le modalità di presentazione sono contenute nel Decreto direttoriale firmato il 16 novembre 2018.

     

    A chi si rivolge

    Per beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese devono possedere i seguenti requisiti

     

    • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

    • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;

    • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;

    • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;

    • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

    • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

    • In attuazione delle normative vigenti in materia di accesso ai fondi strutturali e in particolare delle disposizioni introdotte dall’articolo 1, comma 821 della Legge di Stabilità 2016, possono accedere alle agevolazioni anche ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge.

     

    Occorre inoltre ricordare che sono sono ammessi tutti i settori manifatturieri di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:

    siderurgia;

    estrazione del carbone;

    costruzione navale;

    fabbricazione delle fibre sintetiche;

    trasporti e relative infrastrutture;

    produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

     

    Cosa finanzia?

    I programmi di investimento ammissibili devono:

    • prevedere spese non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00;

    • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;

    • prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.

       

    I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

     

    Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:

    • relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;

    • riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;

    • riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;

    • pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;

    • conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;

    • ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

     

     

    Le agevolazioni

    Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

     

    Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

    • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35 % e un finanziamento agevolato pari al 40 %;

    • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25 % e un finanziamento agevolato pari al 50%.

     

     

    L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

    A) verifica del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10.00 del 9 gennaio 2019.

    B) compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 15 gennaio 2019.

    C) invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 29 gennaio 2019

    Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso giorno sono, a tal fine, considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

    In caso di problematiche tecniche ovvero di necessità chiarimenti in relazione alla normativa attuativa dell’intervento è possibile contattare l'assistenza via mail ai seguenti indirizzi:

    macchinari.istanzedgiai@mise.gov.it esclusivamente per problemi tecnici relativi alla compilazione delle istanze;

    info.macchinari@mise.gov.it per segnalazioni di natura normativo-procedurale relativamente all'interpretazione delle disposizioni attuative della misura agevolativa.

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    Massimiliano Cassinelli

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