a cura di UNINFO
Nel settore dell’ICT è in corso una rivoluzione. La sua base è tecnologica, ma i suoi effetti coinvolgeranno virtualmente tutti gli aspetti.
Gli sviluppi di questa rivoluzione sono ancora confusi, partendo da aspetti apparentemente banali quali la terminologia per finire alle organizzazioni che li guideranno; appare però evidente che UNINFO e i suoi Soci non possono ignorarli e devono in qualche modo prendere posizione, per valutare il loro impatto e sapere come e dove sia possibile influenzare lo svolgimento dei lavori. L’aspetto più immediatamente evidente è che la questione è trasversale rispetto i settori in cui tradizionalmente si articola l’ICT; ha molte sfaccettature; diverse organizzazioni hanno interessi in gioco, non necessariamente compatibili. L’approccio tradizionale di fronte agli sviluppi dell’innovazione è la formazione di un nuovo TC – Comitato Tecnico. Questo approccio è ovviamente inadeguato per il problema considerato.
La relazione intende fornire un quadro di riferimento e un razionale per l’attività futura. In conseguenza sarà possibile:
Individuare dove sarebbe opportuna un’attività e presenza nazionale, oggi sono assenti.
Un piano organico dei lavori ed una Roadmap.
Definire e dare inizio ad alcune urgenti attività nazionali (definizione dei Terms of Reference, pubblicizzazione, assegnazione dei lavori ad un Ente appropriato, esistente o di nuova costituzione).
Il presente documento è uno “Standing Document”, in quanto richiede di essere aggiornato per continuare a svolgere anche in futuro un ruolo di guida e riferimento.
1. Sommario
Lo scopo dell’iniziativa Standards per Industry 4.0 è quello di sfruttare il potenziale reso disponibile da
a. l’uso diffuso di Internet,
b. l’integrazione tra i processi tecnici e i processi amministrativi,
c. la rappresentazione digitale e la virtualizzazione del mondo reale,
d. l’opportunità di creare prodotti e servizi “smart”.
Il raggiungimento di questo obiettivo comporta lo sviluppo di tutta una serie di nuovi concetti e tecnologie. Tuttavia l’uso di questi nuovi concetti e tecnologie può trovare applicazione pratica solo se essi sono sostenuti da norme basate sul consenso, perché solo queste norme sono in grado di fornire le garanzie necessarie per la sicurezza degli investimenti e per la fiducia fra fornitori e tra gli utenti.
Lo scopo del presente Piano di Lavoro è rendere disponibile a tutti gli attori il panorama delle attività in corso e una descrizione dell’ambiente in cui operano. Inoltre, e sopratutto contiene alcuni suggerimenti per guidare i prossimi sviluppi.
2. Perché Industry 4.0 è importante
L’obiettivo principale è trarre vantaggio dai progressi che si sono verificati e si verificheranno nelle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, per fornire servizi e prodotti migliori.
Gli Standards per Industry 4.0 costituiscono una nuova struttura emergente che usa in maniera intensiva reti informatiche esistenti per lo scambio automatico di informazioni, integrando i processi amministrativi e produttivi. In un ambiente così ampio un grande numero di modelli, sistemi e concetti giocano un ruolo importante per la definizione della struttura, pur non rappresentando l’aspetto più innovativo. Gli Standards per Industry 4.0 possono essere considerati come un nuovo e addizionale livello di integrazione, che è a sua volta la base per una nuova struttura emergente. Inoltre è da prevedere una crescente integrazione di sistemi precedentemente autonomi. In effetti, si creerà un sistema di sistemi.
L’attenzione è focalizzata su tre caratteristiche:
Integrazione orizzontale. Reti ad hoc ad alto valore aggiunto ottimizzate in tempo reale.
Integrazione verticale. Processi amministrativi e tecnici.
Continuità e compatibilità attraverso l’intero ciclo di vita.
3. Perché gli standard
Gli standard sono uno dei più efficaci promotori dell’innovazione.
Gli standard creano una base sicura per il procurement tecnico; assicurano l’interoperabilità tra le applicazioni; proteggono l’ambiente, gli impianti e gli utenti per mezzo di regole uniformi per la sicurezza; forniscono fondazioni sicure per lo sviluppo di prodotti e sistemi, e assistono le comunicazioni tra gli enti e le persone coinvolte per mezzo di termini e definizioni univoci.
La standardizzazione è di importanza cruciale per il futuro di Industry 4.0. Industry 4.0 richiede un livello di integrazione tra sistemi come mai nel passato attraverso confini tecnologici, gerarchici e fasi del ciclo di vita. Ciò è possibile solo attraverso l’uso di standard basati sul consenso. E’ necessaria una stretta collaborazione tra ricercatori, industrie, utenti, enti di normazione per creare le condizioni necessarie all’innovazione, alla correttezza metodologica, alla funzionalità, stabilità e sicurezza degli investimenti, alla praticabilità e rilevanza sul mercato.
4. Riferimenti europei
L’attività qui proposta agli stakeholders italiani, risponde in maniera naturale ai programmi sponsorizzati dalla Commissione Europea. Particolarmente significativo è “2016 Annual Union Work Programme (AUWP)” per la normazione europea, che raccoglie le priorità della Commissione riguardo all’uso delle norme in supporto della legislazione e regolamenti esistenti o in corso di sviluppo. L’attività riduce la frammentazione favorendo la interoperabilità dei servizi, e perciò contribuisce alla competitività di tutte le organizzazioni europee, in particolare le SME.
La Communication on the Digital Single Market (DSM) Strategy del 6 Maggio 2015 prevede la definizione e l’adozione di un “Priority ICT Standards Plan” per identificare e definire le priorità per l’ICT. L’attività è di particolare importanza per “Pillar II Interoperability and standards”: “L’Europa deve assicurare che i nuovi servizi IT […]possano interoperare come un tutt’uno in tutte le occasioni”. È anche importante per “Pillar VI Enhancing digital literacy, skills and inclusion”: Le aree prioritarie sono: 5G, cloud computing, internet of things, data technologies and cybersecurity.
5. L’architettura per la normazione di Industry 4.0
Le tabelle che seguono riassumono la situazione della normazione nei settori rilevanti. Una prima classificazione divide le specifiche tra quelle rivolte ad aspetti applicativi e quelle che invece si rivolgono alla piattaforma, neutra rispetto le applicazioni, che fornisce gli strumenti informatici (norme abilitanti). Queste ultime, a loro volta possono essere divise da un lato tra quelle che sono sviluppate in Organi Tecnici già esistenti, e in cui i nuovi aspetti non sono che una naturale estensione dei temi già trattati, e dall’altro quelle che richiedono la formazione di nuove Commissioni.