Dopo una lunga attesa vedono finalmente la luce i modelli previsti per la comunicazione dei dati relativi agli investimenti agevolati con i crediti d’imposta previsti dal Piano Transizione 4.0.
Finalmente il MISE emana i modelli
Nell’ambito della ridefinizione degli incentivi fiscali collegati al “Piano nazionale Transizione 4.0”, la legge 27 dicembre 2019, n. 160 del 2019 ha previsto che le imprese che si avvalgono dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali di cui agli allegati A e B della legge n.232 del 2016, del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica nonché del credito d’imposta per le spese di formazione 4.0 effettuino una comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico.
Da allora sono giunte numerose richieste di chiarimento in ordine ai contenuti, alla tempistica e alla portata di tale comunicazione senza che vi fosse un riscontro effettivo in termini di elaborazione dei modelli.
L’invio della comunicazione non è considerato un requisito necessario per fruire dell’agevolazione
I modelli di invio della comunicazione erano, come detto, da tempo attesi dalle imprese. Va però chiarito che, come aveva ripetutamente spiegato il Ministero, l’invio della comunicazione non è con siderato un requisito necessario per fruire degli investimenti.
I dati infatti vanno comunicati “al solo fine di valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative”. Viene specificato, infatti, che l’eventuale mancato invio del modello non determina comunque effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa.
Al riguardo, si ricorda che, come espressamente previsto dalla norma, la comunicazione è funzionale esclusivamente all’acquisizione da parte del Ministero dello Sviluppo economico delle informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative; in tal senso, è previsto che l’invio della comunicazione avvenga da parte delle imprese su base volontaria e in ottica collaborativa.
Pertanto, come già chiarito dal Ministero in una precedente “Avvertenza” pubblicata nella sezione del portale istituzionale dedicata al Piano, si ribadisce che “sia il diritto all’applicazione delle discipline agevolative e sia l’utilizzo in compensazione dei relativi crediti non sono in alcun modo subordinati al suddetto invio”.
La struttura dei modelli…
Il Ministero per lo Sviluppo economico ha reso disponibili i tre modelli attraverso i quali le imprese potranno comunicare, entro la fine dell’anno, le informazioni relative agli investimenti sostenuti per:
- beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’organizzazione (beni 4.0)
- le spese sostenute per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti a tale trasformazione
- le spese relative agli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, attività di innovazione tecnologica e attività di design e ideazione estetica previste dal Piano Transizione 4.0.
Ricordiamo che per l’acquisto dei beni “non 4.0” non è prevista la comunicazione dei dati.
Inoltre, è precisato che i singoli modelli possono essere utilizzati sia per gli investimenti ricadenti sotto la precedente legge di bilancio, quindi quelli relativi al 2020, sia quelli ricadenti nella nuova legge di bilancio.
In cosa consiste il modello?
Il modello è composto da un frontespizio per l’indicazione dei dati anagrafici ed economici dell’impresa che si avvale del credito d’imposta e da due sezioni per l’indicazione delle informazioni concernenti, rispettivamente, gli investimenti in beni materiali di cui all’allegato A alla legge n. 232 del 2016 e gli investimenti in beni immateriali di cui all’allegato B alla legge n. 232 del 2016.
Il modello di comunicazione, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va trasmesso in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it, secondo gli schemi disponibili on line nel sito del Mise e riportati nell’allegato 1.
Scarica il Modello di comunicazione Credito d’Imposta al Mise
Scarica l’ Avvertenza per modello di comunicazione Credito d’Imposta 4.0
Maria Chiara Di Carlo