Da molti anni ricopro ruoli di progettazione e di supporto sia alla progettazione che alla produzione di schede elettroniche ma solo da poco tempo ho deciso di intraprendere la libera professione, mettendo le mie conoscenze e la mia esperienza al servizio delle molte piccole e medie imprese che desiderano sviluppare elettronica ma che si trovano spesso in difficoltà nella gestione delle tecnologie.
Negli ultimi anni i progressi in questo campo hanno spostato l’asticella verso l’alto e le cosiddette vecchie buone prassi, che hanno guidato la progettazione in passato, risultano improvvisamente insufficienti e a volte persino scorrette.
Competenze per la progettazione
In alcuni casi ci trova ad affrontare sviluppi complessi senza rendersi conto delle conoscenze necessarie da mettere sul campo, affidandosi a quanto si può trovare in rete, senza una necessaria cultura tecnica che permetta la giusta interpretazione e il corretto utilizzo di tali informazioni.
Va evidenziato inoltre che i vincoli di tecnologia, progetto e costi che una piccola azienda si trova ad affrontare sono spesso diversi da quelli di realtà di grandi dimensioni e solitamente trascurati dalla documentazione messa a disposizione dai produttori di componentistica.
Affidarsi dunque ad uno specialista ed in particolare ad un ingegnere esperto, può aprire porte a scenari in precedenza non considerati, elevando le qualità tecnologiche e il know-how aziendale.
In ambito digitale, gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione passano inevitabilmente dal controllo della Signal e Power Integrity. Ciò che in passato si era soliti fare per garantire il corretto funzionamento in ambito analogico o in range di frequenze e larghezza di banda inferiori al 100MHz ora, con bus digitali, che spesso superano il GHz, non ha più la stessa efficacia.
È necessario ragionare sui nuovi aspetti e gli studi universitari di ingegneria elettronica risultano una base fondamentale da cui partire per comprendere il perché di certi malfunzionamenti e scegliere la corretta strada che porta verso la buona riuscita del progetto. Grazie ad essi si può avere una visione più completa sui numerosi aspetti coinvolti e dotarsi della flessibilità necessaria, che può portare anche a mettere in discussione pratiche consolidate.
Quando non basta la simulazione
Anche affidarsi a software di simulazione senza la necessaria conoscenza su come essi lavorano e su quali siano le loro potenzialità e i loro limiti può essere pericoloso. Gli esperti parlano in gergo di GI-GO ovvero di Garbage In – Garbage Out. Va necessariamente sottolineato che le simulazioni sono uno strumento di progettazione e non una soluzione. In questo senso è sempre meglio utilizzarle in prevenzione e non a posteriori, quando si evidenziano dei problemi di funzionamento che non ci si aspettava.
La conoscenza delle tecnologie di fabbricazione ed assemblaggio e dei materiali a disposizione risulta in ogni caso imprescindibile, come in qualunque ambito ingegneristico. Ciò ci consente di tenere sotto controllo i limiti del nostro disegno e a volte di valicarli, se necessario, cambiando materiali o fornitori.
In tal senso è sempre importante mantenere un rapporto di stretta collaborazione con i vari terzisti a cui ci affideremo. La costruzione di una scheda elettronica attraversa infatti varie fasi, ognuna delle quali coinvolge aspetti tecnici delicati che solo chi è quotidianamente direttamente coinvolto nel processo conosce con la necessaria precisione.
Compito di chi offre le proprie conoscenze di esperto in questo ambito è anche quello di sottolineare l’importanza del rispetto degli standard e delle norme sia di progettazione che di produzione. Se in alcuni
casi ciò è imprescindibile a causa di vincoli contrattuali o di capitolato, in altri sembra un unitile fardello che aumenta i tempi di progettazione.
L’osservanza degli standard è garanzia di rispetto di una serie di necessità e vincoli presenti su tutta la filiera produttiva. Essa consente una discussione aperta, con un linguaggio comune a tutti i reparti, mettendo sullo stesso piano le esigenze di ogni settore. Gli standard, se correttamente applicati, risultano fondamento di fabbricabilità e riducono le problematiche di produzione. Tutto ciò alla fine si riflette in una accresciuta qualità di prodotto con un contemporaneo contenimento dei costi complessivi.
I processi e le attività in gioco nell’ambito della produzione di una scheda elettronica sono infatti molti ed è bene che tutti siano tenuti in considerazione, già nelle prime fasi di progetto. In tal senso un esperto può fare molto anche in questo ambito, mettendo in contatto il cliente con le aziende della filiera, che egli già conosce. Entrano qui in gioco realtà che vanno dai produttori di software e strumentazione di sviluppo, fino ai laboratori di analisi e test, passando naturalmente per i fornitori di circuiti stampati e i terzisti assemblatori. Ognuno di essi può rispondere a diverse esigenze di progetto e produzione, che non si riescono in parte o del tutto a soddisfare internamente o per cui non si è ancora attrezzati.
Concludendo, il ruolo di un consulente esterno risulta cruciale per portare competenze specialistiche e innovative nella progettazione elettronica. La vasta esperienza e conoscenza tecnica, combinata con un solido networking e un’adesione rigorosa agli standard, garantiscono progetti di alta qualità e affidabilità, ottimizzati per le esigenze di ogni particolare azienda.
Scopri la presentazione di Nicola Corrubolo, dal titolo “l ruolo del consulente esterno nell’ambito della progettazione elettronica”, il giorno 30 maggio alle 10.00 a SPS nell’area Talk dello stand di CNI-Fedinger.