Hanno alla base una Digital Network Architecture ulteriormente potenziata le tre nuove soluzioni Connected Factory introdotte da Cisco, intenta a proporre uno smart manufacturing di nuova generazione per il rilancio dell’industria.
Partendo dal presupposto che le macchine che costituiscono una fabbrica moderna originano un’incredibile quantità di dati, la proposta di Cisco ai plant manager si compone di strumenti utili ad analizzare e agire sulla base di questi dati.
Obiettivo: permettere di essere più veloci nel lanciare sul mercato un nuovo prodotto, ottimizzare la lavorazione in tempo reale e in modo dinamico, ottenere statistiche sul livello di produttività della fabbrica fornendo, al contempo, una sorta di “pedigree” del prodotto capace di tenerne traccia lungo l’intera supply chain.
Convinta che i dati debbano essere utilizzabili, Cisco Connected Factory porta la potenza dei dati nei silos di produzione odierni con soluzioni in grado di fornire piena visibilità su semplicità, sicurezza e maggiore intelligenza.
Nello specifico, stando a quanto annunciato dalla società statunitense, Time Sensitive Networking è da oggi supportato dalla famiglia di switch IE4000. Si tratta di un nuovo standard che protegge i dati e garantisce che le applicazioni mission-critical siano eseguite senza problemi sulla rete.
In questo modo, quanto acquistato oggi sarà in grado di lavorare domani con le nuove applicazioni.
A sua volta, il nuovo Connected Asset Manager per IoT Intelligence offre uno strumento di visualizzazione unico nel suo genere, in grado di estrarre i dati da numerose fonti e di mettere insieme i diversi thread di dati esistenti nella fabbrica lungo i silos di sistemi legacy. Aperto e, quindi indipendente dal motore di analisi, questo strumento permette attività di reporting semplificata attraverso il drag & drop dei dati direttamente nell’interfaccia.
Ideato pensando ai responsabili degli impianti produttivi, e non solo agli It manager, Industrial Network Director promette, infine, di fornire il pieno controllo della rete della fabbrica. Grazie a quest’ultimo diventa, infatti, possibile effettuare più rapidamente il set-up e diminuire i rischi di inattività, mentre funzionalità plug-and-play evitano all’utente programmazioni manuali per settare funzionalità, sicurezza e impostazioni corrette.
Perché farsi “accompagnare” da Cisco anche in fabbrica
Come sottolineato da Bryan Tantzen, General Manager at Cisco, in riferimento ai risultati di uno studio pubblicato a febbraio di quest’anno dalla società di ricerca ARC Advisory Group: «Cisco è il numero uno a livello mondiale in termini di marketshare nell’area degli switch industriali gestiti. Sempre più clienti si stanno muovendo rapidamente per rendere smart le proprie fabbriche e noi stiamo guadagnando terreno sulla concorrenza. La forza nell’ambito manifatturiero, oltre a decine di anni di esperienza maturata nel networking e nella sicurezza in ambito enterprise, sono garanzia per i produttori che vogliono farsi “accompagnare” da Cisco anche in fabbrica. Grazie ai nostri principali partner industriali, mettiamo sul tavolo le migliori tecnologie It e Ot. Con noi, l’Industria 4.0 è realtà».
A dirlo sono anche alcuni dei clienti che hanno scelto Cisco nel proprio percorso verso la fabbrica intelligente.
Tra loro, Kenny Tsang, Vice President Quality, Foxconn FG Group, secondo cui: «Siamo leader tecnologici globali e produciamo gran parte dei prodotti dei brand più iconici e le innovazioni tecnologiche sono fondamentali in tutti gli aspetti della nostra attività, incluso l’esplorare nuovi modi per far si che la nostra Fabbrica del Futuro operi con la massima qualità e eccellenza. Siamo certi che Cisco ci possa fornire l’innovazione e la visibilità in tempo reale necessaria per perseguire i nostri obiettivi e, al contempo, ottimizzare l’efficienza operativa lungo tutti gli impianti».
Dirk Schlesinger, CDO, TÜV SÜD, società attiva nel settore della certificazione, ispezione e testing, supporta i suoi clienti nel garantire sicurezza ed efficienza dei loro montacarichi grazie a una rete globale di esperti. «La soluzione Connected Asset Manager for IoT Intelligence ci permetterà di cerare un nuovo portafoglio prodotto per SmartElevators, e ci consentirà di incrementare l’efficienza e di fornire una migliore value-proposition ai nostri clienti».
Infine, secondo quanto dichiarato da Caroline Dowling, President, Flex, CEC Communications Infrastructure & Enterprise Compute: «Grazie a Connected Asset Manager for IoT Intelligence, abbiamo non solo ridotto il nostro consumo energetico, ma anche incrementato costantemente il risparmio. Stiamo continuando a implementare ulteriori funzionalità del software e ci aspettiamo ancor più efficienza operativa».