Lo scorso 21 dicembre, al termine del Consiglio dei Ministri, era stata annunciata un’importate proroga, sino al 31/12/2023 per la consegna dei beni Industria 4.0 prenotati nel corso del 2022, ma la norma è scomparsa dal Decreto Milleproroghe.
Nel comunicato stampa, diffuso al termine della riunione, e ad oggi ancora disponibile sul sito del Consiglio dei Ministri, si legge infatti “In materia di credito d’imposta, considerate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, si proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni strumentali materiali acquistati entro il 31 dicembre 2022, sempre a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito”.
Poche ore dopo, una nota firmata dal ministro Adolfo Urso sul sito del MIMIT (ex Mise), celebrava il risultato ottenuto:
“Il consiglio dei Ministri di oggi ha prorogato i termini per consegnare i beni 4.0 ordinati nel corso nel 2022 fino al 31 dicembre 2023.
“È un segnale di attenzione doveroso per quelle imprese che stanno investendo e che potranno così accedere ad un credito d’imposta più elevato in un contesto internazionale profondamente mutato” commenta il ministro Adolfo Urso.
La proroga del termine, originariamente fissato al 30 giugno 2023, si è resa necessaria visto il mutato contesto internazionale che ha determinato un vincolo alla produzione: lo scoppio del conflitto in Ucraina che ha aggiunto alle già presenti tensioni sul mercato, dovute alla riorganizzazione delle catene globali del valore e dei flussi di commercio internazionale, nuove instabilità legate all’offerta, generate dalla riduzione delle importazioni di materie prime da Russia e Ucraina.
La proroga è scomparsa
Tale proroga è però scomparsa dal documento pubblicato il 29 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale, dove non si trova nessun cenno a tale opportunità.
Si tratta di una situazione imbarazzante, tra l’altro resa ancor più confusa da alcuni organi di stampa, che avevano annunciato la proroga solo sino al 3o settembre 2023, in contrapposizione con gli annunci del Governo e del Ministero.
Evidentemente, la mancanza della proroga nel Decreto ufficiale rappresenta un errore di trascrizione, che gli operatori economici auspicano possa essere corretto in brevissimo tempo.
Aggiornamento
La Legge di Bilancio 2033, al comma 423, recita però:”423. All’articolo 1, comma 1057, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, concernente il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, le parole: « ovvero entro il 30 giugno 2023 » sono sostituite dalle seguenti: « ovvero entro il 30 settembre 2023 »”.
Questo significa che la consegna dei beni “4.0” prenotati nel corso del 2022 possono essere consegnati entro il 30 settembre 2023 e non più entro il 30 giugno 2023.