Il comma 265 della manovra 2023, Legge di Bilancio per il 2023 (Legge n197 del 29.12.2022) proroga al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Bonus Sud), ponendo la copertura dell’onere – pari a 1-467 milioni – a carico delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC). Ciò nell’ambito del ciclo di programmazione 2021 -2027.
Il comma 265, modificando il comma 98 dell’art.1 della Legge n.208/2015, proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti. Si tratta di acquisto di beni strumentali nuovi, quali macchinari, impianti ed attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno.
Provvede altresì a modificare il primo periodo del comma 108 della medesima legge, indicando in 1.467 milioni l’ammontare degli oneri per l’annualità 2023.
Le coperture del Bonus Sud
Conseguentemente il comma 266 provvede alla copertura degli oneri per il 2023 che vengono indicati in 1.467 milioni, ponendola a carico delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relativamente al ciclo di programmazione 2021 -2027 (art.1, comma 177, legge n.178/2020), fermo restando il complessivo criterio di ripartizione territoriale.
Proroga al 31 dicembre 2023 del credito di imposta per investimenti nelle ZES !
Il comma 267 proroga al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali), ponendo la copertura degli oneri a carico del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) – ciclo di programmazione 2021 -2027.
Analogamente il comma 267, modificando l’articolo 5, comma 2, primo periodo del D.L.n.91 del 2017 proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali).
Provvede così alla copertura degli oneri per il 2023 (indicati in 65,2 milioni) che viene posta a carico delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relativamente al ciclo di programmazione 2021-2027 (art.1, comma 177, legge n.178/2020). Ciò sempre fermo restando il criterio di ripartizione territoriale.
Risulta quindi vantaggioso dar luogo a investimenti destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno: sia con copertura dell’onere pari a 1467 milioni sia con copertura degli oneri indicati in 65.2 milioni.
Affinché le diverse operazioni vadano a buon fine fondamentale sarà avvalersi dell’ausilio dei liberi professionisti che con esperienza da anni operano sul campo.
Maria Chiara Di Carlo
Per maggiori dettagli sarà possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com