Con l’esplosione dell’urbanizzazione, dell’industrializzazione e della digitalizzazione sono tante le sfide che si impongono all’attenzione. Nei prossimi 50 anni, ad esempio, assisteremo alla moltiplicazione dell’1,5 del consumo di energia e al bisogno di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Istanze che si traducono nella necessità di una maggiore efficienza energetica e produttiva. Entra qui in gioco il concetto di Smart Manufacturing, che esprime una visione del futuro delle imprese industriali e manifatturiere secondo cui, grazie alle tecnologie digitali, esse aumenteranno la propria connettività ed efficienza grazie alla maggiore interconnessione e cooperazione delle proprie risorse (impianti, persone, informazioni), siano esse interne alla Fabbrica o distribuite lungo la catena del valore. Il tutto realizzato sfruttando la convergenza tra IT e OT tramite software sia nell’ambito dell’energia che nell’ambito dell’automazione industriale.
Per realizzare un sistema di automazione collaborativo a tutti i livello Schneider Electric propone il portafoglio Eco Struxture, che incarna il più ampio concetto che l’azienda ha di Industry 4.0, dal momento che essa è attiva non solo in ambito industriale, ma anche in quello della distribuzione elettrica, nella building automation e nel data center.
“Per noi di Schneider – spiega Massimo Merli, Industry VP – l’opportunità e la strategia legate allo Smart Manufacturing e all’Industria 4.0 sono molto più ampie, visto il nostro dna è di presenza in diverse aree applicative: l’industria sì, ma anche l’infrastruttura, il data center, la distribuzione elettrica. La nostra vision si consolida in quello che noi chiamiamo Eco Struxure, una strategia di una piattaforma di connettività comune tra i dispositivi, la possibilità di controllare questi dispositivi, gestire le informazioni che da loro arrivano in maniera comune ed efficiente. Smart Manufacturing per noi non significa solo fornire soluzioni di efficienza operativa ed energetica per il manifatturiero, ma la possibilità di estendere questo modello con piattaforme simili in applicazioni legate all’infrastruttura, all’efficienza energetica, al data center”.
Un approccio a 360° quindi, su tutto quello che sono le applicazioni di controllo sia in ambito industriale che civile.
“Come Schneider – prosegue Sophie Borgne, Marketing Industry – siamo fornitori di tecnologia: abbiamo a catalogo tanti pezzi di tecnologia che permettono di costruire qualsiasi soluzione di automazione. Il valore aggiunto che diamo ai clienti è quello di vedere insieme come sfruttare al meglio la tecnologia per rispondere ai loro bisogni, che si tratti di efficienza energetica od operativa”.
Un commento, infine, sul Piano per l’Industry 4.0: “Noi vediamo il piano per l’Industria 4.0 come una grande opportunità per tutte le aziende industriali italiane di diventare molto più competitive attraverso l’innovazione. Perché questo piano supporta l’investimento nelle tecnologie di automazione tradizionale, ma in più, attraverso alcune voci del decreto di legge, facilita l’accesso a delle tecnologie più avanzate, come la realtà aumentata o la realtà virtuale, o ancora tutte le soluzioni di controllo a distanza dell’impianto. Speriamo che attraverso questo piano tutti gli industriali italiani avranno la possibilità di anticipare degli investimenti per diventare sempre più competitivi e dare di nuovo all’Italia il posto che nel panorama industriale europeo e mondiale gli spetta”.