HPE Converged Plant Infrastructure (CPI) di Hewlett Packard Enterprise è una nuova appliance che permette alle organizzazioni di accelerare la digitalizzazione degli impianti industriali e di capitalizzare le opportunità offerte dall’Industrial Internet. Mettendo a disposizione un unico centro di controllo per tutti i reparti OT (Operational Technology) e IT (Information Technology) coinvolti nella fase di produzione, HPE CPI aiuta le aziende ad ottimizzare la manutenzione dei macchinari, automatizzare i processi di produzione e connetterli alle catene di produzione digitalmente integrate in modo federato.
Secondo uno studio globale realizzato da Oliver Wyman, la digitalizzazione dell’industria manifatturiera aumenterà il potenziale di crescita annuale di oltre 1.400 miliardi di dollari entro il 2030. Tuttavia, la capacità di raggiungere tale potenziale è attualmente limitata da una serie di fattori, tra i quali anche l’eterogeneità delle tecnologie IT e dei macchinari presenti in azienda.
“Il concetto di quarta rivoluzione industriale è una promessa ambiziosa che mira a raggiungere livelli di produttività e crescita superiori, colmando il gap OT-IT che ancora oggi ne frena lo sviluppo”, ha dichiarato Volkhard Bregulla, Vice President Manufacturing Industry and IoT EMEA Hewlett Packard Enterprise. “HPE Converged Plant Infrastructure supera questo divario integrando i dati OT e IT in un unico sistema di gestione, gettando così le basi per capitalizzare una vasta serie di opportunità di efficienza e new business all’interno e all’esterno della fabbrica”.
HPE CPI, il centro di controllo dei processi di produzione
HPE CPI integra i dati provenienti da tutti i livelli della piramide dell’automazione di fabbrica (segnali di input/output, SPS, SCADA, MES, ERP) e da altri sistemi come sensori o tool di sicurezza. Questo consente alla soluzione di eseguire il monitoraggio e la gestione a 360 gradi dell’intero ambiente di produzione, aumentando la disponibilità e riducendo i costi dei downtime non pianificati. HPE CPI è in grado di prevedere gli errori in modo che i sistemi possano essere riparati prima di arrivare al blocco effettivo, e consente agli amministratori di identificare le cause principali dei problemi nei sistemi OT e IT a tutti i livelli.
HPE CPI comprende, inoltre, funzioni di orchestrazione e automazione attraverso le quali i responsabili di produzione possono progettare, automatizzare e monitorare i processi. È possibile combinare servizi erogati sia da sistemi interni, come ad esempio un MES (Manufacturing Execution System), sia da fonti esterne, come un configuratore di automobile, in un unico processo di produzione integrato attraverso un’interfaccia utente grafica. Un motore di workflow controlla e monitora quindi l’esecuzione del processo. Questo consente alle aziende del settore Manufacturing di stabilire una produzione dinamica, automatica e autoconfigurante. Inoltre, un impianto può essere collegato a un network di produzione federato fra diverse aziende e gestito da piattaforme Internet o da community cloud.
HPE CPI è stato sviluppato sul modello di reference architecture RAMI 4.0 e in futuro integrerà nuovi standard, come Industry 4.0 Component. Tecnicamente, HPE CPI fa perno sulla soluzione per il private cloud HPE Helion CloudSystem e su ulteriori soluzioni, come HPE Operations Manager e il sistema per il controllo degli accessi di rete HPE Aruba ClearPass, che permette alle aziende di collegare e proteggere tutti i dispositivi IoT. Per la connettività OT-IT, HPE CPI può integrare una varietà di soluzioni differenti, che includono il Network Interworking Proxy di HPE o IBM WebSphere MQ. L’architettura di HPE CPI si basa su standard aperti come OpenStack e consente quindi la facile integrazione di componenti aggiuntivi.