Per decenni siamo stati abituati ad utilizzare e vedere in funzione caricatori industriali, più noti con il nome confidenziale di “ragno”, alimentati da potenti motori Diesel. La presenza dei gas di scarico prodotti da queste motorizzazioni ne rendeva però disagevole l’impiego nei capannoni in quanto imponeva una continua ventilazione degli ambienti chiusi. Una sempre più diffusa attenzione ambientale e, in alcuni casi, l’impossibilità di utilizzare i motori a combustione interna hanno indotto i costruttori a investire su caricatori industriali ad alimentazione elettrica. Solmec è stato il primo costruttore al mondo ad investire e a credere nel progetto. Nel lontano 2009 nasceva, infatti, il modello SOLMEC 106ZE, il primo caricatore al mondo completamente alimentato a batterie.
La svolta di Solmec
Uno dei prodotti più riusciti, in questo settore, è la famiglia di caricatori elettrici EXP 50, firmata da Solmec. L’azienda di Rovigo, forte di un’esperienza di oltre 60 anni nel settore, ha infatti realizzato una serie di caricatori industriali che, alla prova sul campo, stanno dimostrando di soddisfare ampliamente le aspettative. L’ultimo nato, in ordine di tempo, è il caricatore EXP5020ZE che, dopo il successo riscontrato dalla serie EXP50ZE, mette a disposizione prestazioni ancora superiori. Grazie ad una serie di batterie di nuova concezione, infatti, si posiziona nella classe delle 20-24 ton, con la capacità di sollevare sino a 2,5 tonnellate con un braccio da 10 metri, al quale possono essere applicate le attrezzature più svariate: dal “polipo” alla pinza da selezione. Il tutto garantendo un’autonomia di 8 ore, per consentire agli operatori di lavorare senza interruzioni.
Il “ragno” Solmec EXP5020ZE è alimentato da due batterie in parallelo da 930Ah a 120V con riduttori di tensione per i circuiti ausiliari da 120 V a 24 V, mentre due Inverter elettronici in CAN_BUS gestiscono e comandano il motore, che aziona le pompe idrauliche e la rotazione della torretta. Due caricabatterie elettronici con tecnologia “alta frequenza” con alta efficienza di ricarica completano l’allestimento.
Per ottimizzare ulteriormente i consumi, aumentando così anche l’autonomia, il caricatore sfrutta il “LESS” (Load Energy Saving System). In pratica un sostentamento idropneumatico dei pesi passivi della macchina, costituito da un martinetto idraulico tradizionale, collegato direttamente ad un accumulatore idropneumatico che garantisce una forza idraulica diretta al martinetto. Un gruppo elettrovalvole multifunzione gestisce elettronicamente il corretto funzionamento e la pressione di precarica del sistema. Grazie a questo sistema, la forza idraulica utilizzata per la movimentazione del carico è quella effettiva.
A questo si aggiunge il Kinetic Energy Recovery System (KERS). In pratica l’insieme motore-generatore di rotazione elettrico recupera e rigenera l’energia che produce la torretta ad ogni rallentamento per convertirla in energia elettrica ed immagazzinarla nelle batterie.
Sicurezza sotto controllo
Nello sviluppo di questa famiglia di caricatori, gli ingegneri di Solmec hanno prestato una particolare attenzione anche all’elettronica, sia per migliorare le prestazioni, sia per massimizzare la sicurezza. Ogni macchina è infatti dotata di un display a colori da 5” indicante: contagiri, livello di stabilità della macchina, percentuale di carico delle batterie messaggi di diagnostica, livello e temperatura olio impianto idraulico. Spie di intasamento filtro olio idraulico, altezza dal suolo e distanza della benna dal centro macchina, contaore totale e parziale, ore mancanti al successivo tagliando, elenco delle operazioni da svolgersi all’interno del tagliando stesso. Visualizzatore di pesata con possibilità di somma delle bennate. La strumentazione contiene inoltre una serie di comandi per le funzioni ausiliarie.
La nuova EXP 5020ZE (in conformità con la normativa CE Dir 2006/42/CE) è dotata di serie del “OWD” (Overload Warning Device) sistema che avverte l’operatore con un segnale acustico e visivo sul cruscotto quando la macchina supera il limite del carico consentito in quella posizione bloccandone di fatto i movimenti dei bracci e consentendo unicamente quelli che porteranno il carico in posizione di sicurezza.
Il “ragno” diventa 4.0
Nello sviluppo di una simile apparecchiatura, i progettisti non potevano ovviamente trascurare gli incentivi fiscali offerti dal Piano Industria 4.0 (oggi ridenominato Transizione 4.0), che permette ai clienti di ottenere un Credito d’Imposta sino al 50% per le macchine acquistate nel corso del 2021 o per le quali sia stato versato un acconto pari almeno al 20% entro la fine di quest’anno.
I caricatori sono infatti in grado di comunicare, in modalità bidirezionale, con il sistema gestionale aziendale ricevendo ordini di lavoro e/o impostazioni e comunicando una serie di informazioni relative al proprio stato o all’attività svolta.
I tecnici di Solmec hanno integrato anche un sistema di geofence, una sorta di recinto virtuale, che permette ai proprietari di definire l’area all’interno della quale il “ragno” può operare regolarmente. Pertanto, quando la macchina supera il raggio preimpostato, riduce progressivamente la velocità e la potenza erogata, soddisfacendo così, tra gli altri, i requisiti specifici, permettendo ai proprietari di accedere ai benefici fiscali del Piano Transizione 4.0.