La Finanziaria 2025 ha cancellato il Credito d’Imposta, previsto da Transizione 4.0, per i software. Contemporaneamente, però, il Piano Nazionale Transizione 5.0 mette a disposizione un Credito d’Imposta sino al 45% proprio per i beni immateriali, estendendosi anche ai gestionali aziendali. A differenza di quanto accadeva in passato, però, occorre dimostrare un risparmio energetico.
Ma come ottenere un simile risultato? Lo spiegheranno i nostri esperti, anche alla luce dei “Progetti 5.0” già completati, nel corso del webinar gratuito “Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?”, in calendario il prossimo 17 aprile alle 15.00.
Risparmio energetico: casi pratici
Si tratta di un approfondimento particolarmente interessante, in quanto Transizione 5.0 presenta ancora una serie di aspetti non completamente chiariti e alcune aziende faticano a trovare risposte ai propri dubbi. Alcune modalità sono state illustrate nella Circolare operativa del 16 agosto 2024, contenente le linee guida per l’attuazione del Piano Transizione 5.0.
Tra gli esempi, la Circolare spiega cosa fare nel caso in cui un’azienda ha acquistato alcuni beni materiali ed un bene immateriale. Ma il software viene interconnesso solo con uno dei due beni.
In questo caso il risparmio energetico introdotto deve essere confrontato con i consumi dell’intera struttura produttiva. Una situazione che comporta di confrontare il risparmio ottenuto rispetto ai consumi dell’intera struttura produttiva.
Di contro, se l’azienda ha acquistato un solo bene materiale, ma il nuovo bene immateriale viene interconnesso anche con un bene materiale già esistente, senza ridurne i consumi, la stessa azienda può valutare il risparmio sia con i consumi dell’intera struttura produttiva sia con i consumi del solo Processo Produttivo interessato.
“Ogni caso – spiega il direttore scientifico di BitMAT, il cui intervento sarà “Software e Transizione 5.0, come calcolare il risparmio energetico?” – bisogna analizzare direttamente le singole situazioni e capire, nell’ambito dello specifico progetto di innovazione, quali riduzioni energetiche apporterà il progetto stesso”. Un’attività già svolta da Cassinelli per una serie di aziende giunte al termine del percorso di certificazione 5.0, accedendo al credito d’imposta del 45% anche per gli investimenti sul software.
Il valore del software
Del resto, come spiegherà Alberto Cantalù – Business Owner TS Manufacturing di TeamSystem, nell’ambito di Transizione 5.0 “il software ha un ruolo fondamentale nella gestione attuale e futura delle fabbriche”. Per questa ragione TeamSystem sta proponendo una serie di soluzioni conformi alle richieste specifiche di Transizione 5.0 e che stanno permettendo alle aziende di migliorare in modo significativo la propria produttività, sfruttando anche gli incentivi che favoriscono i singoli acquisti.
Software al 45% e PNRR: binomio possibile?
Un ultimo aspetto di particolare interesse riguarda la cumulabilità dei benefici fiscali proposti da Transizione 5.0 con gli incentivi legati a ZES Unica e al PNRR. Spetterà quindi a Luigi Lavecchia, dottore commercialista, specializzato in finanza agevolata, spiegare il complicato meccanismo della cumulabilità tra investimenti 5.0, ZES Unica e PNRR.
Si prospetta quindi un’ora di approfondimento molto interessante, sia per l’esperienza diretta dei relatori, sia per il fatto che verranno approfonditi alcuni temi oggetto della nuova Circolare operativa in fase di diffusione da parte del GSE e del Mimit.
La partecipazione al webinar “Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?”, in calendario il prossimo 17 aprile alle 15.00, è gratuita previa registrazione al seguente link. I partecipanti possono anticipare il propri quesiti all’indirizzo mail: redazione.itis@bitmat.it