- Aumentare la collaborazione fra la nuova imprenditorialità innovativa e il mondo industriale favorendo la collaborazione fra startup e PMI ad alto contenuto innovativo, che solitamente nascono come imprese fully digital, e le imprese industriali consolidate sul territorio italiano, così da alimentare lo scambio culturale e accelerare la trasformazione digitale della nostra industria.
- Area 2 – Awareness e policy europee
- Agire perché si creino le condizioni ambientali, culturali e di cooperazione internazionale per accelerare la trasformazione digitale della nostra industria, attraverso azioni di sensibilizzazione delle imprese, interventi formativi, e coordinando il programma italiano con le roadmap di trasformazione promosse dall’Europa. Se la disponibilità della tecnologia è il fattore abilitante del cambiamento, questo potrà avvenire soltanto se la tecnologia riesce a migrare al sistema produttivo in maniera efficace e in tempi brevi, grazie anzitutto alle seguenti azioni:
- Coordinare il piano italiano con le iniziative simili in corso a livello europeo e mondiale – avviare delle attività di coordinamento, con le iniziative sia degli altri stati membri dell’Unione europea sia della Commissione Europea stessa, nonché tenendo conto delle migliori pratiche internazionali, al fine di garantire la possibilità di cogliere le sinergie e di massimizzarne l’impatto;
- Sensibilizzare sull’importanza di un manifatturiero moderno e digitalizzato – è necessario attivare un piano di sensibilizzazione (awareness creation) degli stakeholder industriali, istituzionali e dell’opinione pubblica in generale sull’importanza strategica che il manifatturiero, e la sua modernizzazione attraverso la digitalizzazione, rivestono per la crescita economica del Paese;
- Costruire la governance pubblico-privata per Industria 4.0 – definire e implementare le procedure operative del Comitato Guida (di cui all’articolo 4), identificando ruoli e responsabilità degli attori coinvolti, al fine di garantire un efficace coinvolgimento degli stakeholder pubblici e privati nell’esecuzione delle attività strategiche e operative in tema di Industria 4.0.
- Area 3 – Persone e competenze
- Diffondere le nuove competenze, abilità e conoscenze necessarie per accompagnare e sostenere la trasformazione digitale del manifatturiero, potenziando gli strumenti dell’alternanza scuola-lavoro, consolidando la creazione di centri di competenza sulla manifattura digitale in grado di accompagnare il trasferimento tecnologico e la sperimentazione di soluzioni, rafforzando la capacità formativa nelle discipline STEM, migliorando l’educazione digitale della popolazione. Per fare questo:
- Diffondere le competenze per Industria 4.0 e ridurre il disallineamento delle competenze (skill mismatch) – l’evoluzione del sistema produttivo verso l’Industria 4.0 dipende dal trasferimento tecnologico e dallo sviluppo di specifiche competenze e abilità (soprattutto nelle discipline STEM – Science, Technology, Engineering, Mathematics) che possono essere realizzati attraverso l’attivo coinvolgimento del sistema dell’istruzione e della formazione tecnica e professionale, dell’alta formazione professionalizzante nonché attraverso il raccordo costante con il sistema universitario e della ricerca pubblica e privata; – Rafforzare la formazione professionalizzante e l’alternanza scuola-lavoro per favorire la formazione di competenze digitali e manageriali e le conoscenze chiave in ottica Smart Manufacturing a tutti i livelli professionali.
- Area 4 – Infrastrutture e standard
- Agire affinché le iniziative già in atto sul tema dell’Agenda Digitale conducano a una migliore connettività nei territori a maggiore vocazione industriale; garantire la sicurezza e la protezione dei dati (cybersecurity) e collaborare alla definizione di standard e criteri di interoperabilità nell’IoT condivisi a livello internazionale:
- Assicurare adeguate infrastrutture di rete e accesso a piattaforme digitali di calcolo e data analytics per il sistema di piccole e medie imprese – incentivare lo sviluppo di solide e diffuse reti per far fronte alla maggiore domanda di connettività conseguente all’avvento di Industria 4.0. Una particolare attenzione dovrà essere riposta alle realizzazioni infrastrutturali nelle aree a maggiore vocazione industriale del Paese in una logica di Fiber to the Factory dove occorre al più presto portare la copertura di reti di nuova generazione a 100 Mbps e oltre;
- Garantire la sicurezza delle reti e la protezione dei dati (cybersecurity)– Industria 4.0 può trovare un limite alla sua diffusione nella minaccia legata ai reati informatici, il cui costo per le aziende è già oggi estremamente significativo e che potrebbe crescere in corrispondenza alla maggiore automatizzazione e interconnessione digitale. Occorre inoltre condividere a livello europeo un quadro giuridico solido e coerente in materia di protezione dei dati che concili le necessità di sviluppo dell’economia digitale con l’esigenza di garantire alle persone fisiche il controllo dei loro dati personali;
- Adottare regole e standard di interoperabilità comuni per consentire ai diversi layer di IoT (sensori, dispositivi, gateway, reti di connessione, ecc.), nonché ai flussi produttivi e di know-how di imprese diverse, di essere connessi tra di loro. È rilevante un coordinamento che superi i confini nazionali, con l’obiettivo di creare associazioni economiche europee su piattaforme condivise e aperte.
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