Quanti, in queste settimane, hanno scritto al supporto tecnico del GSE ed hanno avuto la “fortuna” di ricevere una risposta ai quesiti relativi a Transizione 5.0, oltre ad essere rinviati alle comunicazioni già diffuse, hanno scoperto che lo stesso GSE sta lavorando ad un’ulteriore circolare operativa e ad un nuovo aggiornamento delle FAQ.
A questo si aggiungono una serie di dichiarazioni di Marco Calabrò che, dallo scorso 17 febbraio ricopre l’incarico di Capo del Dipartimento per le politiche per le imprese del MIMIT,
A fronte della riduzione delle risorse (qualora non venisse raggiunto l’obiettivo di spesa previsto dal PNRR) particolare attenzione desta la cumulabilità della Transizione 5.0. con ulteriori agevolazioni finanziate con le risorse nazionali ed europee.
Tale importante risultato è stato prospettato a seguito di un confronto con la Commissione europea.
Il cumulo – come ha puntualizzato ulteriormente Calabrò – è ammesso al netto dell’incentivo già ottenuto sulle specifiche quote di spesa. Al momento il piano Transizione 5.0 ha mobilitato 500 milioni di euro sui 6.3 miliardi disponibili, segno di una recente accelerazione nelle prenotazioni sulla piattaforma del GSE.
ZES e cumulabilità con Transizione 5.o
Si rammenta anche la cumulabilità con il credito ZES e con il credito delle zone logistiche semplificate. Ciò in modo da coinvolgere tutte le imprese presenti in tali zone, al fine di favorire una maggiore crescita su tutto il territorio nazionale.
Le imprese, inoltre, potrebbero poter realizzare – nel prossimo futuro – più progetti di investimento sulla stessa struttura produttiva qualora riguardino processi interessati differenti, grazie al decreto attuativo in programma.
Rialzo dei massimali di spesa per gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili, per le c.d. “celle made in Europe“, per le celle bifacciali e per gli impianti solari termici. Un rialzo che punta ad una vera e propria transizione energetica.
Oltre alla cumulabilità con ulteriori agevolazioni, con il credito ZES e delle zone logistiche semplificate – senza trascurare il superamento del vincolo del progetto unico – altra novità cruciale di Transizione 5.0 in arrivo sarà la revisione al rialzo dei massimali di spesa per gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili. In particolare per le tecnologie “celle made in Europe“ di circa 5/6 punti percentuali.
Rialzo dei massimali anche per le celle bifacciali (DL Energia, lettera c).
Prospettiva di rialzo dei massimali anche per gli impianti solari termici, a seconda della funzione della superficie captante e della temperatura media di superamento dei collettori.
A facilitare il tutto la semplificazione del processo di calcolo della riduzione dei consumi energetici prevista dalla Legge di Bilancio, in caso di sostituzione dei beni obsoleti.
Beni strumentali materiali incentivati, in continuità a Transizione 4.0
Per accedere all’incentivo bisognerà effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti agli allegati A e B del piano Transizione 4.0.
Con particolare attenzione a tre diversi aspetti:
1) I beni dovranno essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
2) Dovranno essere inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici;
3) La riduzione dei consumi dovrà essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati all’investimento.
Converrà rivolgersi ad un solo partner per poter porre al vaglio diverse soluzioni, in termini di prodotti di qualità e servizi. Non è esclusa l’utilità del noleggio di alcuni macchinari, quali beni strumentali materiali, in modo da poter determinare con precisione e all’atto pratico quali possano essere più interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. E, soprattutto, per un primo calcolo della riduzione dei consumi energetici.
“Efficienza e sostenibilità” sono importanti traguardi per un’impresa al suo interno, sempre nell’ambito di un’auspicata transizione energetica. ”Innovazione, precisione, progresso“ costituiscono prospettive accattivanti per chi voglia inserirsi nel prossimo futuro in maniera competitiva e, soprattutto, incentivata. Senza trascurare una costante calibrazione e revisione degli strumenti.
E se un investimento in beni 4.0. ricadrà sotto l’ombrello della Transizione 5.0. perché abilitante un risparmio energetico si applicheranno le norme di questo piano. E il recupero del credito potrà avvenire in un’unica quota!
Maria Chiara Di Carlo
Per supporto circa le novità relative a Transizione 5.0. sarà sempre possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com.
Per gli investimenti in beni strumentali materiali, noleggio macchinari, calibrazione e revisione degli strumenti: un partner d’eccellenza è Danella Forniture.