Dalla prima emanazione del D.L. 2 marzo 2024, n. 19 (di seguito indicato anche solo con “decreto”, per brevità) e dall’indicazione dei decreti attuativi entro 30 giorni (data casualmente coincidente con il 1° aprile) abbiamo dovuto aspettare fino al 16 agosto (giusto giusto passato il Ferragosto!) per avere tutti i documenti annunciati e definitivi: anche stavolta il MIMIT ha disatteso alquanto le aspettative e le speranze di chi vedeva in “Transizione 5.0” l’opportunità di effettuare investimenti, potendo contare su aliquote di credito d’imposta superiori a quelle di Transizione 4.0 (ormai depotenziata, ma, come indicato in seguito, per fortuna ancora presente).
Quali i documenti diffusi dal Mimit?
Cerco di fare un po’ d’ordine, iniziando dai documenti ufficiali ad oggi esistenti, in ordine cronologico, linkando alcuni nostri precedenti articoli e testi di prassi:
- 02/03/2024: il provvedimento (decreto) che definisce le regole di Transizione 5.0 è in vigore dal giorno 02/03/2024 (vd. link, dove è possibile anche trovare la Gazzetta Ufficiale n. 52 del 02/03/2024 e l’art. 38 (vd. link); da questa data si è quindi venuti a conoscenza delle regole di massima che avrebbero disciplinato Transizione 5.0, soprattutto in relazione agli investimenti agevolabili, alle aliquote, alle certificazioni necessarie, nonché alle tempistiche;
- 23/04/2024: il percorso di conversione in legge del decreto si è concluso il 23 aprile, quando Palazzo Madama ha approvato (quasi) definitivamente il testo del piano Transizione 5.0 con alcuni emendamenti, quali il tetto di spesa, l’invio della certificazione ex ante, ecc. (vd. link);
- 13/05/2024: la conversione in legge del Decreto Superbonus (D.L. 29 marzo 2024, n. 39) è stata utile per precisare alcuni punti rilevanti rimasti in sospeso nel piano Transizione 5.0, quali il tetto di spesa, l’invio della certificazione ex ante, ecc. (vd. link);
- 24/07/2024: il decreto (dopo un’ulteriore bozza del 10/06) ottiene la firma ufficiale del MEF, un giorno dopo quella del MIMIT e diventa ufficiale e definitivo, nella forma integrata con il decreto attuativo completo di schede tecniche (Allegato 1) ( link); il decreto diventa quindi costituito da 41 pagine. Il decreto 24 luglio 2024 è quindi l’attuazione dell’art. 38 del decreto originale (convertito con modificazioni) e viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 agosto 2024, n. 183 (vd. link);
- 06/08/2024: il Direttore Generale del MIMIT indica ufficialmente i termini (dalle ore 12:00 del giorno 7 agosto 2024) a decorrere dai quali le imprese possono presentare sul sito del GSE le comunicazioni preventive dirette alla prenotazione del credito d’imposta “Transizione 5.0” e alle altre comunicazioni relative con il Decreto Direttoriale del 6 agosto ( link);
- 16/08/2024: sul sito del MIMIT (a questo link) viene pubblicata la Circolare Operativa di Transizione 5.0 ( link), in cooperazione con il GSE, documento di 192 pagine con indicazioni pratiche ed esempi per poter valutare la fattibilità e il reale impatto del Piano Transizione 5.0;
- 19/08/2024: sul sito del MIMIT (a questo link) viene pubblicato l’Errata Corrige del documento del 16/08;
- a questo link del sito del MIMIT è sempre possibile rimanere aggiornati sul Piano Transizione 5.0, anche per futuri aggiornamenti (ma seguiranno anche altri nostri articoli, a titolo ulteriormente esplicativo).
Occorre partire subito
Da una prima lettura, seppure veloce dato il periodo di vacanze estive, è già possibile fare alcune valutazioni sul Piano Transizione 5.0:
- requisito iniziale per accedere alle agevolazioni 5.0 è che il bene oggetto dell’investimento sia un bene 4.0 (è richiesta la stessa modalità di attestazione, analisi tecnica e perizia o attestato di conformità),
- l’agevolazione non è automatica come per Transizione 4.0 e richiede diverse verifiche e certificazioni, sicuramente onerose per le aziende, necessitando la collaborazione di esperti qualificati per la corretta valutazione (ex ante e ex post) del risparmio energetico per processo o per sito produttivo;
- solo alcuni costi e solo in alcuni casi sono agevolabili; per questa e per la precedente osservazione, stanti le regole attuali, l’investimento in prospettiva Transizione 5.0 potrebbe essere conveniente solo se con valore minimo di circa 200.000 €;
- i tempi sono molto stringati per l’accesso alle agevolazioni, distinguendo i due periodi:
- I° periodo: 01/01/2024-31/12/2024 (data consegna del bene 4.0);
- II° periodo: 01/01/2025-31/12/2025 (data consegna del bene 4.0);
- i fondi a disposizione non sono infiniti, ogni periodo ha una disponibilità di poco più di 3 miliardi di euro e vale il criterio FIFO per la prenotazione;
- è fortemente consigliato un piano di monitoraggio dei consumi nei successivi 5 anni, a dimostrazione del raggiungimento del risparmio energetico per i successivi controlli da parte degli enti competenti (a partire dal GSE).
Visti i tempi ristretti e le difficoltà tecniche e burocratiche è consigliabile partire sin da subito con le valutazioni sugli investimenti da effettuare da qui alla fine del 2025, in modo da poter analizzare l’effettiva fattibilità dell’accesso al credito del Piano Transizione 5.0.
Lo staff di Team 4.0 s.r.l. è a vostra disposizione, con tutte le competenze necessarie, comprese quelle energetiche industriali, in collaborazione con esperti EGE e società ESCo.
Per ulteriori informazioni:
- Ugo Gecchelin ug@team40.it
- Team 4.0 s.r.l. https://www.team40.it
Ugo Gecchelin