Secondo un report di McKinsey del 2016, gli addetti alla produzione trascorrono in media 800 ore all’anno inserendo dati in moduli, fogli di calcolo e sistemi software: circa il 40% del loro tempo complessivo. Dal 2016 non è cambiato molto in questo senso e ancora oggi i lavoratori trascorrono una notevole quantità di tempo a digitare sulla tastiera.
Dall’introduzione dei primi schermi touch di Apple, dieci anni fa, sembra che la capacità di digitare su una tastiera fosse l’intento ultimo della comparsa del pollice opponibile nell’evoluzione umana. Alcune aziende stanno sfidando questo paradigma nel mondo consumer con la diffusione di assistenti vocali, basterebbe citare i prodotti di Amazon o Google.
E nel business?
Nell’era dell’Industria 4.0, i lavoratori trascorrono più tempo sugli schermi che nelle vere e proprie attività produttive. Da questi dati di scenario parte l’avventura imprenditoriale di Screevo, giovane startup romana incubata in LUISS Enlabs che ha costruito un sistema che consente ai lavoratori di dimenticare schermi e tastiere grazie a una pura interazione vocale.
Screevo è un assistente vocale per l’Industria 4.0 in grado di guidare gli utenti attraverso i processi industriali e svolgere le attività di inserimento dati per loro conto. Grazie ad una pura interazione vocale, i lavoratori possono concentrarsi su ciò che conta di più: creare valore con le proprie mani.
“Grazie alla pura interazione vocale di Screevo – afferma Domenico Crescenzo, CEO – operatori e tecnici possono dimenticarsi dei sistemi informatici e concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: creare valore con le loro mani.”