“Macchine Gemelle 2024 – Quando il virtuale supera il reale.”, è il titolo scelto per a nuova mostra-convegno tenutasi a Torino, organizzata da Digital Industries World e 34.BI-MU, con l’intervento di UCIMU. L’evento ha riunito, presso la sala “Blue Space” dell’Industrial Village, numerosi esperti di settore, focalizzandosi sugli strumenti di Digital Twin applicati all’industria.
È la prima volta che il format Macchine-X, ideato dall’Associazione che promuove l’industria digitalizzata, in Italia e nel mondo, affronta questo tema, dopo tre edizioni di Macchine Connesse, e dopo le edizioni dedicate rispettivamente alla cybersecurity (Macchine Protette) e all’AI (Macchine Intelligenti, svoltosi lo scorso 11 giugno a Venezia).
Ed è stata una “prima” di successo, apprezzata soprattutto per l’alto livello qualitativo degli interventi da parte dei protagonisti dei diversi panel. Mondo industriale, OEM, end user e rappresentanti del ricco ecosistema che gravita intorno a Digital Industries World hanno scandagliato i numerosi aspetti e le conseguenze pratiche dell’integrazione dei gemelli digitali all’interno dei sistemi di produzione delle moderne fabbriche. Un’integrazione che porta con sé numerosi plus e upgrade a livello di servitization e di performance, con una maggiore efficienza operativa e una più stretta connessione tra tutte le fasi del processo produttivo.
Dopo l’apertura dei lavori affidata a UCIMU (l’Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Utensili), le sessioni si sono sviluppate sempre secondo un approccio multidisciplinare, cifra distintiva degli eventi di Digital Industries World, e, come se si trattasse di un’analisi anatomica, sono stati studiati lo scheletro, i muscoli e il cervello di un “doppio” digitale. Giorgio Pilati di Salvagnini ed Emanuele Perazzoli di Mandelli hanno raccontato di come l’utilizzo di modelli digitali permetta di progettare macchine perfette (lo scheletro). Alessandro Enrico, sviluppatore software PLC & HMI per Pincetti, ha tenuto un intervento su come si muove la macchina (i muscoli).
È seguito poi il caso d’uso pratico della simulazione del processo di incapsulamento delle cialde di caffè, con Andrea Donati, ingegnere meccanico di TME.
Paolo Marzaro, direttore tecnico di FPT Industrie, Giuseppe Galbiati, direttore tecnico di Mandelli e Carlo Cucchiara di COMAU sono stati invece protagonisti del panel dedicato al cervello di un gemello digitale, tra virtual commissioning e programmazione. La mattinata si è conclusa con un altro caso d’uso pratico, curato dal Siemens Digital EXperience Center di Piacenza, con Breton e Prima Additive.
Si è quindi dimostrato come l’applicazione dei Digital Twin possa migliorare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni industriali. Le discussioni hanno sottolineato l’importanza di una comprensione approfondita e corretta delle tecnologie digitali per poter trarre il massimo vantaggio dalle stesse.
“Con “Macchine Gemelle” rimettiamo al centro dell’attenzione dell’industria il concetto di digital twin, perché riteniamo che ci siano ancora molte interpretazioni errate e fuorvianti. Oggi, più che mai, è fondamentale che tutte le aziende italiane, grandi e piccole, comprendano lo stato dell’arte di questa tecnologia – ha commentato Andrea Gozzi, Segretario Generale di Digital Industries World -. Il digital twin rappresenta l’unico ambiente di lavoro industriale dove è possibile applicare strumenti di intelligenza artificiale e implementare organizzazioni del lavoro distribuite e snelle, rendendo queste soluzioni altamente attrattive per le nuove generazioni di professionisti. Questa mattina abbiamo ridefinito e ampliato il concetto di digital twin industriale: non più soltanto uno strumento di progettazione, ma un modello simulativo che copre l’intero ciclo di vita dell’impianto, dalla definizione delle esigenze del cliente fino all’assistenza post-vendita. Confidiamo – ha concluso Gozzi – che le aziende italiane sapranno cogliere appieno i vantaggi del digital twin per innovare e crescere ulteriormente nel panorama globale”.
Alfredo Mariotti, direttore di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, promotore di BI-MU, ha dichiarato: “Le applicazioni che sono state mostrate oggi, così come i contenuti emersi durante la mattinata, rappresentano un importante punto di partenza per affrontare uno dei temi di maggior attualità per gli operatori dell’industria manifatturiera. Macchine e digitale sono sempre legate a doppio filo e questo lo si vedrà chiaramente a 34.BI-MU, in programma dal 9 al 12 ottobre a fieramilano Rho. Oltre all’ampia esposizione nell’area BI-MU Digital e non solo, vi saranno incontri dedicati al tema della collaborazione tra queste due realtà; due facce della stessa medaglia”.