Tra gli impianti per la produzione di energia termica utilizzata esclusivamente come calore di processo (con elettrificazione dei consumi termici) possono rientrare gli impianti solari termici.
Ultima novità relativamente agli impianti per la produzione di energia termica. Se questa è utilizzata esclusivamente come calore di processo, con elettrificazione dei consumi termici, nell’ambito della Transizione 5.0 possono rientrare gli impianti solari termici tra gli impianti per la produzione di energia termica.
Difatti la produzione di calore tramite un impianto solare termico può essere considerata assimilabile nell’ambito della “elettrificazione degli usi termici“.O, più in generale, nell’ambito della decarbonizzazione dei consumi termici.
Anche i solari termici rientrano nell’elettrificazione?
Anche se, tecnicamente, non si tratta di “elettrificazione“ in senso stretto (poiché l’energia termica proviene direttamente dal sole e non dall’elettricità) rientra comunque negli approcci che utilizzano fonti rinnovabili per sostituire combustibili fossili nella produzione di calore.
Gli impianti basati su tale tecnologia risultano ammissibili all’incentivo. A condizione che il calore prodotto sia interamente destinato al processo produttivo.
È possibile commisurare il fabbisogno di energia per il dimensionamento degli impianti di autoproduzione. Può essere determinato in base ai consumi dell’esercizio precedente all’avvio del progetto.
Gli impianti futuri, dunque, potranno essere “dimensionati“ e commisurati all’effettivo fabbisogno di energia.
Il fabbisogno di energia per il dimensionamento degli impianti di autoproduzione, da determinare in base ai consumi dell’esercizio precedente all’avvio del progetto, può essere commisurato.
In presenza di condizioni a contorno o variabili specifiche è possibile apportare un aggiustamento al fabbisogno energetico previsto per il futuro.
A condizione che tali fattori siano giustificati e documentati.
Un esempio pratico
Considerando, ad esempio:
- Variazioni attese nella produzione;
- Espansioni dell’attività;
- Condizioni esterne che influiscano sul consumo energetico (modifiche climatiche rilevanti, cambiamenti nei turni di lavoro) anche in relazione ai nuovi fabbisogni generati dai beni oggetto di investimento del progetto di innovazione.
In tal modo potrà avvenire un dimensionamento più realistico e in linea con le esigenze future, pur rispettando i requisiti della normativa Transizione 5.0.
Si rammenta come il Piano Transizione 5.0 – in complementarità con il Piano Transizione 4.0. si inserisca nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese.
Sono stati messi a disposizione delle stesse, nel biennio 2024 -2025, 12,7 miliardi di euro.
Ciò in linea con le azioni di breve e medio periodo previste dal piano REPowerEU, con una dotazione finanziaria complessiva parti a 6.3 miliardi di euro.
Un’importante opportunità nel nuovo anno che si apre. Non senza l’ausilio di esperti professionisti!
Maria Chiara Di Carlo
Per i processi di Transizione 5.0 sarà sempre possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com